“E luce fu” al centro sociale ‘Della Vecchia’

di Antonio Arduino

 AVERSA. “Finalmente abbiamo la luce, adesso possiamo vedere la partita!”.

Quando si è accesa la televisione hanno esultato così gli anziani del Centro Sociale “Giuseppe Della Vecchia” realizzato dall’amministrazione comunale in via Del Popolo, l’arteria centrale della palazzine Iacp edificate nella 167. Una zona della città considerata ad “alto degrado ambientale” tant’è che l’Amministrazione in carica ne ha avviato il recupero totale della vivibilità dando vita a un progetto comprendente la costruzione di un mercato rionale coperto (in fase di completamento), di strutture sportive, la realizzazione del nuovo comando della polizia municipale, completato ed entrato in funzione da un paio di settimane, e appunto il centro sociale per anziani. Che, però, fin dal giorno del taglio del nastro, il 13 marzo 2007 mancava della energia elettrica. Un problema serio per gli anziani costretti a usare il centro solo nelle ore di luce, trascorrendo tutto il tempo possibile nell’area verde che lo circonda per sfruttare la luce solare. Bene, dopo le ripetute proteste e gli sos lanciati dalla media, in cui gli anziani segnalavano la possibilità che il centro fosse stato installato in una costruzione abusiva che, oggi, ospita anche il comitato di quartiere, cosicché alla società elettrica sarebbe stato impossibile prendere in considerazione la richiesta di fornitura avanzata dal Comune, proprietario dello stabile, alla fine la luce è arrivata.

A darne notizia è stato Antonio Di Santo, presidente del comitato che dirige le attività del centro. Dopo aver alzata la voce per farsi sentire dai piani alti della casa comunale,affinché la protesta arrivasse alle orecchie di chi aveva il dovere di risolvesse il problema, l’ anziano tiene a rendere noto che “finalmente ora la luce c’è”. “Ovviamente – dice – devo ringraziare la stampa che ci è stata vicina richiamando l’attenzione di chi avrebbe dovuto risolvere la questione prima ancora che nascesse”. “Perché – osserva – è impensabile che si possa inaugurare e rendere funzionante una struttura associativa senza fornirla dell’energia elettrica”. Una carenza che, considerando come il taglio del nastro sia stato effettuato poco prima del voto amministrativo del maggio 2007, per l’anziano aveva il sapore di spot elettorale. Insomma la solita promessa non mantenuta in maniera completa. “Ma – conclude Di Santo – da ora in avanti non sarà più così e grazie all’arrivo della luce elettrica il centro potrà funzionare anche di sera. Grazie alla Stampa e perché no grazie anche al sindaco Ciaramella che alla fine ci ha ascoltato”.

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