AVERSA. Alla presentazione della Associazione musicisti aversaniAntonio Balsamo, in programma domenica 28 dicembre, alle ore 19, all’ex Macello, …
… saranno presenti autorità civili e musicali della Campania ed oltre, insieme a tanti musicisti locali e nazionali o ex allievi che hanno conosciuto e collaborato con il Maestro Antonio Balsamo.
Tra questi hanno già assicurato la loro partecipazione il Maestro Antonio Sinagra, Lucia Golino (in rappresentanza dei Maestri Antonio ed Alfredo Golino), Gaetano D’Aponte (presidente della Associazione Musicale Onlus “Bianca D’Aponte), Pietro Condorelli (chitarrista jazz), Andrea Ventriglia (sassofonista jazz), Gennaro Pasquariello (giornalista, testata May Day), Vito Russo (musicista e docente di musica), Mario Maglione (cantante), Jennà Romano (musicista ed autore, leader dei Letti Sfatti), Enzo Anoldo (tastierista di Peppino di Capri), Salvatore Pelosi (bassista di Peppe Barra), Piero Viti (chitarrista classico), Fabio Di Lella (flautista classico), Ciro Manna (chitarrista fusion), Giuseppe Lettieri (giornalista, direttore di “Nero su Bianco”), dirigenti ed esponenti dei Conservatori di Napoli, Campobasso ed Avellino e del Premio internazionale Tonino Balsamo di Campobasso, il Sindaco di Aversa Domenico Ciaramella, l’assessore alla Cultura Nicola De Chiara.
Faranno pervenire loro contributi scritti, perché impegnati altrove, il neodirettore del Conservatorio di Napoli Patrizio Marrone, Eugenio Colombo (sassofonista jazz), Antonio Onorato (chitarrista jazz), Gerardo Di Lella (pianista jazz), Fausto Mesolella (chitarrista degli Avion Travel), Peppe Barra (attore e cantante) e Luigi Orabona (musicista e docente di musica).
Invitati in attesa di conferma: James Senese, Enzo Avitabile, Marco Zurzolo, Daniele Sepe, Aldo Perris, Franco Del Prete, Gianni DArgenzio.
Al termine jam-session dei musicisti intervenuti in un “Omaggio aTonino Balsamo“.
Nel corso della serata sarà sancita la partnership tra lA.M.A. A. Balsamo e la prestigiosa Associazione Musicale Onlus Bianca dAponte.
Nel corso della serata sarà sancita la partnership tra lA.M.A. A. Balsamo e la prestigiosa Associazione Musicale Onlus Bianca dAponte.
A partire dal novembre 2008 lAssociazione Musicisti Aversani (A.M.A.) ha mutato la sua denominazione in Associazione Musicisti Aversani Antonio Balsamo in memoria del celebre sassofonista, autore, arrangiatore e direttore dorchestra normanno che ebbe lonore di suonare col grande Duke Ellington. LA.M.A Antonio Balsamo nasce con l’obiettivo di favorire la ricerca e la valorizzazione del patrimonio musicale complessivo di “Terra di Lavoro” costituito da esecutori, autori, scritture e tradizioni orali, al di là dei generi, degli stili e delle diverse epoche storiche. La storia e la cultura di Aversa, infatti, sono state sempre accompagnate da un’ideale colonna sonora: dal Settecento napoletano di Domenico Cimarosa e Niccolò Jommelli, al jazz ed al rhithm & blues dei Maestri Antonio Balsamo e Vito Russo (primo band-leader e talent scout degli allora giovanissimi Mario Musella e James Senese, futuri Showmen), giungendo infine alle nuove tendenze del pop e del rock espresse dalle ultime leve. L’AMA Antonio Balsamo si propone, dunque, l’ambizioso intento di promuovere il passato, il presente ed il futuro della musica aversana e del suo agro, perpetuando un identità culturale che da secoli contraddistingue questo territorio.
BIOGRAFIA DI ANTONIO BALSAMO
Antonio Balsamo (Tonino, per gli amici) nasce ad Aversa, nel popolare rione Savignano, il 21 luglio del 1934 ed ivi scompare il 9 aprile del 1998. Musicista figlio darte (suo padre Vincenzo era il direttore della Banda musicale di Aversa), docente di musica, direttore dorchestra, compositore ed arrangiatore di levatura europea, si diploma in clarinetto e strumentazione per banda presso il Conservatorio “San Pietro a Maiella” di Napoli, ma il suo grande amore fu e restò sempre il sassofono.
Inizia la sua carriera artistica animando, nel dopoguerra, le prime “jazz band” di Aversa insieme al suo amico e concittadino Romualdo Marrone, giornalista, e musicista (poi trapiantato a Napoli), padre tra l’altro dell’attuale direttore del Conservatorio di Napoli.
Per merito esclusivo del suo pervicace e benemerito impegno vengono istituite le classi di sassofono presso tutti i Conservatori dItalia; prima di allora, infatti, lo studio di tale strumento, al pari di tanti altri, era stato del tutto discriminato dalle istituzioni musicali nazionali.
Come sassofonista il Maestro Balsamo suona nelle prestigiose orchestre del Teatro San Carlo e della Alessandro Scarlatti di Napoli, nonché delle sedi RAI di Roma, Milano e Napoli (dove è diretto da Riccardo Muti, Karl Bohm, Armando Trovajoli, Bruno Canfora, Pino Calvi, Gianni Ferrio e Massimo Pradella), esibendosi più volte allestero ed in particolare in Olanda (Amsterdam), in Austria (Vienna), in Spagna (Barcellona e Madrid), in Svizzera (Basilea e Ginevra), in Germania (Berlino), in Libano (Beirut) ed in Marocco (Casablanca).
Ma è grazie alla musica contemporanea e allamato jazz che diventa un autentico big europeo del sassofono: tra le sue collaborazioni di spicco si annoverano, infatti, quelle con le più grandi stelle del jazz internazionale di tutti i tempi, come Duke Ellington, Astor Piazzolla, il Modern Jazz Quartet, Max Roach, Phil Woods, Maynard Ferguson, Slide Hampton, Johnny Hodges ed Irio De Paula con i quali partecipa al Festival Jazz di Clusone, alla Rassegna Jazz di Milano, al Festival dei Due Mondi di Spoleto, al Festival di Berlino e tantissimi altri eventi anche radio-televisivi, comprese varie registrazioni discografiche.
Celebre è, inoltre, il suo incontro-collaborazione, in Italia, con Vinicius De Moraes, uno dei più grandi musicisti-poeti della bossa nova brasiliana.Come altrettanto celebre è una sua tournée del 1977, in qualità sia di solista, sia di direttore dorchestra, che lo conduce in ben ventiquattro città del Giappone, tra le quali Tokyo, Osaka ed Hiroshima, dove si esibisce in varie jam-session con musicisti dellentourage della star del jazz nipponico Sadao Watanabe.
Da non dimenticare le sue collaborazioni con musicisti italiani, sia di estrazione jazz che pop-rock, come Giorgio Gaslini, Eugenio Colombo, Giancarlo Schiaffini, Antonio ed Alfredo Golino, Pietro Condorelli, Ettore Fioravanti, Pino Minafra, Luca Spagnoletti, Rino Zurzolo e Rosario Jermano (rispettivamente storico bassista e primo batterista di Pino Daniele), Mario Fasciano (collaboratore di Rick Wakeman degli Yes), Ernesto Vitolo, Lino Cannavacciuolo nonché con cantanti di musica leggera come Ornella Vanoni e Mario Merola.
A ciò si aggiungono i suoi impegni nella composizione ed esecuzione di colonne sonore teatrali e cinematografiche che lo portano a collaborare con autori, direttori dorchestra e registi italiani del calibro di Eduardo e Luca De Filippo, Roberto De Simone, Antonio Sinagra, Carlo Lizzani (teleromanzo Fontamara con Michele Placido) e Liliana Cavani (film La pelle con Marcello Mastroianni, Burt Lancaster e Claudia Cardinale).
Innumerevoli le sue esibizioni in radio ed apparizioni in TV sia come orchestrale, sia come solista: tra questultime si ricordano lindimenticabile varietà del sabato sera Senza Rete (Rai 1, anni 68-77) e il Maurizio Costanzo Show (Canale 5, anni 90).
Di notevole rilievo, infine, la sua incessante attività didattica svolta negli ultimi anni di vita presso i Conservatori di Napoli (l’unico caso di assegnazione di cattedra “per chiara fama”), Salerno, Avellino e Campobasso (dove, dal 2001 a tutt’oggi, gli è dedicato un prestigioso concorso musicale internazionale per sassofonisti), nonché la sua sterminata discografia, di tutti i generi ed ancor oggi non completamente catalogata, che lo vede protagonista sia come solista che come arrangiatore.
Si ricorda a tal proposito il brano-standard I remember Clifford, inciso col batterista Alfredo Golino, e riportato nel LP allegato allEnciclopedia I Grandi del Jazz della Fabbri Editori, nonché la sua partecipazione, nel 1988, alla registrazione del LP Sorgente Sonora, frutto dellinnovativo progetto musicale di Eugenio Colombo teso allincontro tra una formazione jazzistica ed una tradizionale banda musicale.
Come strumentista, compositore e arrangiatore, Antonio Balsamo è stato talentuoso, geniale ed eclettico (oggi lo definiremmo un musicista totale) avendo saputo spaziare dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz alla musica leggera. Come docente e didatta, ha saputo infondere l’amore per la musica e il dono dell’umiltà nei suoi tanti allievi, oggi affermati musicisti sparsi in Italia e nel mondo, che lo ricordano tuttora con immensa stima e gratitudine perpetuandone la testimonianza. Come uomo si è distinto per la discrezione, la modestia e la riservatezza e con tale stile, silenziosamente, ci ha lasciati troppo presto.