Inaugurato il centro trasfusionale “Giorgio Lubrano”

di Raffaele De Biase

il centro trasfusionaleAVERSA. Un traguardo, ma nel contempo un punto di partenza, il ricordo ed anche una speranza. video

L’inaugurazione del “Centro trasfusionale Giorgio Lubrano”, avvenuta martedì pomeriggio presso il nosocomio cittadino “San Giuseppe Moscati”, ha rappresentato tante cose, come tante saranno state le emozioni accavallatesi nelle mente degli astanti, legati a vario titolo alla figura del magistrato, prematuramente scomparso, a cui il centro è stato dedicato.

i familiari di Giorgio e il pubblicoMa andiamo alla cronaca dell’evento. Una platea gremita di persone ha fatto da cornice adeguata a quello che, indubbiamente, rappresenta per la sanità locale un valido inizio per un salto di qualità in termini di servizi. Il Centro Trasfusionale, infatti, già nella sua attuale e prima veste di centro di raccolta, potrà iniziare a dare il suo contributo per far fronte a quella persistente emergenza sangue, spesso invano denunciata dai sanitari. Ciò, ricordiamo, proprio grazie all’intesa siglata nel 2007 fra Asl Ce 2 ed associazione “Giorgio Lubrano” ma, soprattutto, in virtù dei fondi (circa quarantamila euro)raccolti dal sodalizio e destinati all’acquisto di strumenti indispensabili quali la centrifuga per la separazione delle componenti del sangue e le due poltrone per il prelievo.

A dare il via all’inaugurazione l’Arcivescovo di Aversa monsignor Mario Milano, che ha mostrato tutto il suo compiacimento per la realizzazione della struttura, lasciando, poi, la parola al dottor Gaetano Danzi, responsabile del reparto di Patologia Clinica, nell’ambito del quale è inquadrato il Centro Trasfusionale. Danzi ha rammentato come il centro in questione vedrà la sua direzione ed un’ ulteriore risorsa nella professionalità del dottor Saverio Misso, già responsabile dell’Unità operativa semplice di aferesi produttiva e terapeutica presso l’Azienda Ospedaliera San Sebastiano di Caserta. Sottolineare il ruolo fondamentale dell’Associazione Giorgio Lubrano per l’apertura del centro trasfusionale è stato, invece, il nucleo dell’intervento del professor Salvatore Formisano, ordinario di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale della Federico II, nonché responsabile del Centro Regionale di Coordinamento e Compensazione. Proprio al professor Formisano si è rivolta la Direttrice Generale dell’Asl Ce2 Antonietta Costantini per assicurarsi la supervisione e il contributo finanziario per il Centro trasfusionale da parte della realtà diretta dall’ordinario. Un Centro Trasfusionale che, nelle intenzioni dell’attuale direzione dell’Asl Ce2, dovrebbe, quanto prima, non solo fronteggiare le richieste di sangue del bacino di Aversa, ma anche quelle dell’intero Agro.

da sin. la dottoressa Costantini, l'Arcivescovo Milano e il sindaco CiaramellaNon poteva, poi, mancare la voce dell’Associazione Lubrano, che ha trovato la sua naturale espressione nelle parole della professoressa Beatrice Borrelli, presidente della Onlus ma, soprattutto, madre di Giorgio Lubrano. Con ineguagliabile e cristallina schiettezza la professoressa Borrelli ha sì ringraziato tutti coloro che, in vario modo e misura, hanno contribuito all’apertura del Centro, non rinunciando, però, ad evidenziare ritardi ed assenze da parte di altri, ad iniziare da quella Chiesa evidentemente poco presente nel momento delle costruzione di quello che oggi si presenta per tutti come un grosso risultato.

A chiudere, l’apprezzabile intervento del primo cittadino Mimmo Ciaramella che, rompendo gli schemi soliti di queste circostanze, ha ringraziato proprio Giorgio Lubrano. E’ grazie a lui, infatti, al ricordo delle sue qualità, che chi si è adoperato per la realizzazione del Centro Trasfusionale ha trovato in sé lo spirito giusto per conseguire l’impegnativo obiettivo. E come non essere d’accordo…

Centro trasfusionale – tributo a Giorgio (23.12.08)

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