Castellammare, violazione Privacy: interviene il Garante

di Redazione

Antonio SicignanoCASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli). Allarme violazione della privacy nella città delle acque. Il sito web del comune finisce sotto la scure del Garante per la Protezione dei Dati Personali, …

… che, nei giorni scorsi, ha notificato all’ente comunale una lettera di contestazione ben dettagliata (GDP – Ufficio Roma, 13/11/2008, 25059/60139). La vicenda era nata dopo la denuncia dei Circoli della Libertà della Campania che, con Antonio Sicignano, vicepresidente regionale del movimento della Brambilla, avevano contestato le modalità di stesura della graduatoria per il soggiorno degli anziani ad Ischia dello scorso settembre. Infatti, su detta graduatoria, pubblicata anche sul sito internet del Comune, era facilmente leggibile, oltre al punteggio raggiunto dai beneficiari del progetto promosso dal Comune, anche le generalità ed il reddito Isee di costoro.

La lettera del Garante. «Sulla base della predetta segnalazione – recita la lettera a firma del dott. Claudio Filippi, dirigente del Dipartimento Libertà Pubbliche e Sanità presso l’Autorità Garante per la Protezione dei dati Personali – emerge che nel sito web di codesto comune è consultabile la “Graduatoria soggiorno anziani 2008”, riportante il relativo punteggio e le generalità dei beneficiari in rapporto all’Isee dichiarato. Sulla base della predetta segnalazione è stato effettuato, altresì, un accertamento preliminare da parte di questo Dipartimento, in base al quale è stato verificato che il suddetto elenco è visualizzabile anche tramite l’inserimento del nominativo dei beneficiari nei più diffusi motori di ricerca. Inoltre – aggiunge – dai predetti accertamenti preliminari, è emerso anche che la “Graduatoria definitiva canoni di locazione 2004” riporta il codice fiscale e l’indirizzo dei beneficiari, mentre la graduatoria riguardante le “Agevolazioni Tarsu art. 16 regolamento”, oltre al codice fiscale ed al valore Isee, indica altresì la presenza di disabili presso il nucleo familiare dei beneficiari. Al riguardo, si rappresenta che la diffusione dei dati personali da parte dei soggetti pubblici deve avvenire nel rispetto delle disposizioni del Codice, nonché delle indicazioni fornite dal Garante, il 19 Aprile 2007, con le “Linee guida in materia di trattamento di dati personali per finalità di pubblicazione e diffusione di atti e documenti di enti locali”. Con il predetto provvedimento generale il Garante ha individuato un quadro di specifiche garanzie in ordine alle corrette modalità con le quali gli enti locali possono dare pubblicità alla propria attività istituzionale, anche di vigilanza e controllo e di trasparenza, in rapporto alla protezione dei dati personali contenuti in atti e documenti resi accessibili ai cittadini. In particolare, l’Autorità, con il citato provvedimento, ha evidenziato l’obbligo di assicurare l’esattezza, l’aggiornamento, la pertinenza e non eccedenza dei dati personali, garantendo il rispetto dei diritto all’oblio degli interessati una volta perseguite le finalità poste alla base del trattamento. L’ente, infatti, dopo aver valutato se è giustificato includere i documenti diffusi in eventuali sezioni del sito che li rendano direttamente individuabili in rete a partire anche da motori di ricerca esterni al sito stesso, deve individuare – opportunamente con regolamento – periodi di tempo congrui rispetto alle finalità perseguite. Decorsi tali periodi, determinati documenti o sezioni del sito dovrebbero rimanere in rete, ma essere consultabili solo a partire dal sito stesso. Occorre altresì tenere presente – aggiunge la missiva – che, sulla base di quanto stabilito dal Garante, risultano divulgabili, per congrui periodi di tempo rispetto alle finalità perseguite specie nel caso della diffusione su Internet, solo i dati personali strettamente necessari per rendere conoscibile la graduatoria finalizzata all’assegnazione di determinati benefici, tra i quali non sono ricompresi il punteggio Isee, il codice fiscale, la presenza di disabili presso il nucleo familiare dei beneficiari».

Reazioni politiche. Preoccupato dalla vicenda è l’opposizione di centrodestra che chiede le dimissioni del primo cittadino. «Dagli accertamenti compiuti dall’Autorità Garante per la privacy – spiega Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania ed autore della denuncia – emerge un vero e proprio modus operandi tenuto dall’amministrazione comunale, che ha finito per mettere in pericolo considerevolmente la privacy e la sicurezza dei cittadini. Pertanto, – continua – attesa la non occasionalità di dette condotte, ma la loro evidente ripetitività, non possiamo non chiedere le dimissioni del sindaco Vozza».

Intanto, entro il prossimo 12 dicembre, sono attese dall’Autorità Garante i dovuti chiarimenti da parte dell’Amministrazione Comunale.

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