NOLA. Continua la lotta di alcune guardie giurate particolari che da qualche tempo non ricevono lo stipendio.
Il Natale si avvicina, si respira già latmosfera dello shopping, ma per alcuni lavoratori della sicurezza privata cè poco da festeggiare. La paga arretrata riguarda il mese di novembre 2008, e mentre il conto in banca si assottiglia non si riesce a vedere la soluzione del problema. In un comunicato stampa i vigilantes sottolineano inoltre che nell’accordo sindacale aziendale del 2 ottobre 2006 a firma di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sinalv listituto di vigilanza a cui fanno capo si sarebbe impegnato a corrispondere gli stipendi entro il giorno 15 di ogni mese successivo a quello lavorato, cosa che però si legge nella nota – stando a quanto riferito dal nostro referente provinciale nonché dipendente dello stessa azienda, Antonio Spieza, sembrerebbe non sia mai avvenuta. Col risultato, fanno sapere i rappresentanti delle guardie giurate, che alla data odierna i dipendenti sono ancora senza stipendio. Non possiamo accettare tale ritardo (anche perché non sarebbe il primo) conclude il documento – che sta già creando grossissimi problemi alle guardie particolari giurate e alle loro famiglie e tutto questo senza che siano state neanche informate di un probabile ritardo nei pagamenti. Tutto ciò è inammissibile. Per questo i vigilantes chiedono alle istituzioni di intervenire immediatamente per tutelare i lavoratori. Le guardie effettuano servizi di estrema importanza come i piantonamenti a consolati, ospedali, comuni, regioni, aeroporti. Muovono leconomia del paese con il servizio di trasporto valori e in questo modo consentono di recuperare risorse umane (polizia e carabinieri) per controlli antiterrorismo, attività investigativa eccetera. Ma sono impegnate anche nel trasporto valori e nella difesa di obiettivi sensibili, come le metropolitane. Fino a poco fa, nonostante le loro uniformi richiamassero quelle delle forze dellordine, non disponevano di un mandato legislativo adeguato ai compiti svolti, cosa che in più occasioni li metteva in difficoltà. Recentemente però con lavvento di una nuova normativa i vigilantes hanno potuto dare il loro contributo alla lotta contro il crimine senza più avere le mani legate.
(Corriere di Caserta, 17.12.08 di Sergio Aji)