NAPOLI. Il Piano di Rientro tra provvedimenti inadeguati e malgoverno della Sanità. Su questo tema, organizzata dal Gruppo regionale di Forza Italia si è tenuta questa mattina a Napoli, presso la sede del Consiglio Regionale della Campania al Centro Direzionale di Napoli, una conferenza stampa.
Il provvedimento col quale il centrosinistra ha approvato la recente pseudo-riforma del sistema sanitario regionale, modificando in particolare larticolazione della rete ospedaliera e dellemergenza in Campania, – ha affermato il capogruppo di Forza
Quello degli sprechi sembrerebbe, a giudicare dalle carte in nostro possesso, – ha spiegato il presidente della Commissione Trasparenza Giuseppe Sagliocco il principale presupposto al deficit miliardario della sanità campana. Un sistema fatto di atti e procedure discutibili che trova nellaffidamento di incarichi a cascata, di cui spesso beneficiano sempre gli stessi professionisti, una fonte inesauribile di spesa altrettanto discutibile, sulla quale, come commissione stiamo procedendo, tra mille difficoltà dovute spesso alla mancata trasmissione da parte dei direttori generali delle Asl degli atti richiesti, con un attento monitoraggio dal quale stanno emergendo vicende spesso sorprendenti. Tra la documentazione consegnata dal consigliere Sagliocco alla stampa, ad esempio, una delibera del Direttore Generale dellAsl Napoli 5 dellottobre scorso con la quale si conferiscono ad un legale esterno, che peraltro avrebbe già incassato in passato, per analoghi incarichi circa 3 milioni e 770mila euro di parcelle, circa 1500 incarichi relativi a contenziosi di diverso valore, nella quale ha spiegato Sagliocco si legge anche che lavvocato, non ancora incaricato formalmente da unAsl che peraltro dispone in pianta organica di ben sette avvocati, ha già posto in essere atti processuali a favore dellente.
Sui 1.610 incarichi conferiti allo stesso legale con la delibera in questione (Delibera del Direttore Generale n. 586 del 29.10.2008), solo 6 incarichi atterrebbero a contenziosi di un valore superiore al milione di euro; 183 incarichi sarebbero relativi a contenziosi di un valore compreso tra i 100mila e il milione di euro, e 101 su contenziosi aventi un valore inferiore ai 1.000 euro (e tra questi anche su procedimenti avviati su cifre anche inferiori ai 100 euro). Sui restanti incarichi, è stato spiegato,
La documentazione che abbiamo raccolto e che abbiamo cominciato ad analizzare ha spiegato Sagliocco e che non riguarda solo gli incarichi esterni affidati dallAsl Napoli 5 ma anche quelli dellAsl Napoli 1 per centinaia di atti deliberativi concentrati principalmente su tre studi legali, fa emergere ciò che denunciamo da tempo e cioè una logica di fondo, diffusa in maniera più o meno radicale in tutte le Asl campane, che piuttosto che salvaguardare gli interessi ma soprattutto la mission dellente sembrerebbe guardare altrove. Il nostro atto di denuncia, – ha aggiunto il consigliere Ermanno Russo non è in alcun modo diretto contro questo o quel direttore generale o questo o quel professionista, avvocato o ingegnere che sia. Si tratta di esempi di un modus operandi estremamente diffuso e ben conosciuto dal governo regionale ed in particolare dallassessore alla Sanità il quale non avrebbe dovuto attendere gli esiti delle verifiche del Piano di Rientro ma commissariare e mettere sotto tutela già da anni le Asl campane. Ecco perché riteniamo opportuno inviare anche al Governo gli atti in nostro possesso, perché insieme con quelli inviati a Roma dal governo regionale possa avere una visione certamente più completa e compiuta. Per quanto ci riguarda siamo convinti che i provvedimenti adottati dalla Giunta regionale in materia di sanità costituiscano una vera e propria presa in giro. Altro che commissariamento.
Quello che preoccupa maggiormente, tanto alla luce dei ben noti mercanteggiamenti consumatisi nel centrosinistra in aula con lapprovazione degli ultimi provvedimenti sulla Sanità, quanto agli esempi di disamministrazione denunciati dal collega Sagliocco – ha aggiunto il consigliere Luciano Passariello – è che, nonostante si sappia benissimo e da molto tempo che sulla Campania si aggira lo spettro dellennesimo commissariamento, il governo regionale e la sua fallimentare maggioranza non hanno ancora oggi inteso lanciare alcun segnale positivo realmente credibile, nel segno del rigore. La verità è che per come è stata gestita la Sanità, e parlo di gestione della sanità e non certo di governo della sanità, più che un semplice commissariamento del Piano di Rientro, andrebbe commissariato lintero ente regionale.
Sulla vicenda dei contenziosi e degli incarichi esterni è intervenuto anche il consigliere Pasquale Marrazzo sottolineando che alla fine dei conti, si percepisce chiaramente che lenorme volume dei contenziosi che le Asl hanno accumulato in questi lunghi anni costituisce uno dei principali strumenti grazie al quale non emergono i dati veri, reali di un deficit che non è certo quello dichiarato e che riteniamo esplosivo. Dal canto suo il consigliere Colasanto ha denunciato la grande difficoltà che i consiglieri incontrano allorché richiedono gli atti ai direttori generali delle Asl e degli ospedali. Dinieghi ingiustificati sui quali i manager accampano inaccettabili pretesti violando le più elementari regole della trasparenza che
Non temiamo di sbagliare ha aggiunto il consigliere Roberto Castellucio allorché riteniamo che quello che fino ad ora ha sbandierato ai quattro venti questo governo regionale e la sua maggioranza è solo e soltanto una finzione scenica tesa a mascherare la pervicace volontà di voler continuare a utilizzare la sanità campana a scopi diversi da quelli legati al dovere di garantire adeguati livelli essenziali di assistenza sanitaria ed in una parola di tutelare il diritto alla salute dei cittadini. Riteniamo, purtroppo, che per come stanno le cose, il commissariamento della sanità campana, rappresenta, a questo punto, il danno minore.