SANTANASTASIA (Napoli). E levento più atteso dellanno, un rito ormai antico, che puntualmente si rinnova con una magia che viene da lontano e che ogni volta affascina e stupisce chi assiste alla suggestiva manifestazione.
Il 24 dicembre torna il Presepe Vivente, notte di tradizione e colori, di scene suggestive e di musica e canti. Anche questanno, con innovazioni da scoprire, il presepe trasforma il centro storico del Borgo S. Antonio uno dei borghi più belli in un grande contenitore di religiosità, arte e cultura.
Limportante manifestazione, che da anni segna la notte di Natale, è promossa dallass. I Giocondi, grazie allimpegno del regista Luigi De Simone (nella foto), con il patrocinio del Comune di SantAnastasia. E il borgo di SantAntonio è in fermento per i preparativi del ricordo del momento figurativo inventato da S. Francesco a Greccio, nel 1223: strade, vicoli, portoni saranno vivi per una notte. Illuminazione a petrolio, scenografia curata nei particolari, costumi depoca, 130 figuranti per dare vita a 18 diversi quadri, far rivivere lincarnazione di Gesù e far meditare sulla Sua presenza reale nellEucarestia.
Lazione scenica si ripete in continuità per tutta la durata della manifestazione intervallata da un momento plastico dei quadri, scandito da un diverso commento musicale afferma il regista, Luigi De Simone – a significare lannuncio e lattesa dellevento, nato alla fine degli anni 70 e, per il suo valore tradizionale, istituzionalizzato nel 2001. Devo ringraziare i sindaci e gli amministratori del passato, che ci hanno sostenuto sempre e lattuale sindaco e amministrazione che ci sono vicini. Le novità di questanno sono la sezione Medievale, che ospita in via S. Eligio una porta depoca, scene del mondo romano giudaico, dellAntico Testamento, del 700 napoletano. Ciò risponde ad una ricerca iniziata decenni fa e portata in scena questanno: il mistero del Natale si realizza in Palestina, viene esaltato nel Medioevo, ha la sua apoteosi rappresentativa nella Napoli dei secoli doro. Laltra novità è la scena della tentazione, ubicata allinizio del quadro dei Misteri, per sottolineare la centralità delluomo.
Plaudiamo alle iniziative promosse da associazioni laiche e religiose che danno testimonianza di apertura allintera comunità – dice il Sindaco, Carmine Pone perché contribuiscono a radicare nelle coscienze valori fondamentali. Il Presepe Vivente è un esempio di vita e lo sosteniamo per i suoi contenuti tradizionali ed artistici, nonché per limpegno di ciascuno e la notorietà ottenuta anche fuori paese, che fa arrivare al borgo S. Antonio numerosi visitatori.
Il costo della rappresentazione è sostenuto da Amici del Presepe vivente e dagli stessi figuranti. Il Comune contribuisce con 5000 euro. Il Presepe vivente è molto apprezzato e noto anche in altri paesi che lo hanno ospitato e lo ospiteranno anche in questi giorni, come Portici, Napoli, Positano.
Il Presepe Vivente Anastasiano PRESEPE VESUVIANO nasce alla fine degli anni 70. Esso si propone di rappresentare il Mistero dellIncarnazione di Gesù alla maniera di Francesco dAssisi facendo memoria di quanto avvenne a Greccio, ad opera del Santo nel Natale del 1223. La peculiarità del Presepe Vesuviano è la data: rigorosamente nella notte del 24 dicembre. 130 figuranti danno vita a 18 diversi quadri scenografici così raggruppati:
Scena di San Francesco che prepara il presepe
Scene di vita: lavandaie pescatori mercato osteria
Scene dei Misteri
Scene del Medioevo e 700 napoletano.
La scena della Natività è presentata in Piazza SantAntonio, fuori la chiesa, dopo la Santa Messa di mezzanotte e il raccogliersi di tutti i figuranti intorno alla grotta.