CAPUA. Ritorna nei giorni di sabato 13 e domenica 14 dalle 9,30 alle 19,00 e lunedì 15 dalle 9,30 alle 18,00, presso la sede del Centro di Salute Mentale di Capua, via E. Fieramosca, la mostra mercato Capuatelier nata dal progetto Mani impazienti.
Per questa edizione vengono presentate tovaglie e altri complementi di arredo per la tavola di natale. Lo slogan coniato per il lancio delliniziativa, “Tagliare la diversità per cucire la normalità”, è stato beneaugurante, ce ne dà conferma lassistente sociale Rosaria Petito, ideatrice del progetto: Le giovani donne che prendono parte alle attività sono sempre più entusiaste e brave, hanno costituito un gruppo molto affiatato e solidale, sono diventate talmente pratiche nei lavori di cucito che eseguono anche piccoli lavori di riparazione su richiesta.Oramai si comincia a pensare a nuove creazioni da realizzare, soprattutto da quando la direzione aziendale ha acquistato una macchina taglia e cuci che ha ridotto di molto i tempi di lavorazione. Lunica difficoltà rimane quella di procurare le materie prime il cui costo soprattutto per le sete e le passamanerie di San Leucio è molto elevato. Bisogna dire che abbiamo iniziato questo percorso soprattutto grazie alla generosa collaborazione di alcune ditte come la Nella s.r.l. Tessuti di Baricella (Bo),i setifici di Giovanni Alois di San Leucio e dei Fratelli Bologna-Marcaccio di Castelcampagnano che hanno donato ritagli di seta e damascato, il Consorzio di cooperative sociali Agape , ma adesso dobbiamo andare avanti per cui iniziative come la mostra-mercato diventano utili non solo come momento di esternazione. Ci auguriamo di poter trovare degli sponsor che sostengano questo gruppo e lo aiutino a progredire in entusiasmo e capacità.
In ogni caso le giovani donne che partecipano al progetto: Anna Maria, Vincenza, Lucia, Milvia, Elena, hanno deciso di fare sul serio e dallinizio del prossimo anno parteciperanno anche ad un corso di cucito grazie alla paziente e gratuita collaborazione della signora Giovanna Di Rubba, maestra di taglio e cucito e componente dellassociazione delle famiglie Gli amici del mon(d)icello affiancata dalla sartina Imma Rispoli, anchessa volontaria.
Il direttore generale Antonietta Costantini ha così commentato i progressi delliniziativa: Lesperienza di Capuatelier dimostra che lattenzione per le persone, quando diventa vera considerazione per i loro bisogni, confluisce in un dialogo propositivo tra operatori e famiglie che genera percorsi dotati di senso, sono proprio queste le azioni che determinano lo sviluppo di buone prassi.