Ferimento dell’imprenditore Pagano, condannato Nicola Natale

di Redazione

Nicola NataleSAN CIPRIANO D’AVERSA. Condannato a cinque anni Nicola Natale di San Cipriano d’Aversa perché coinvolto nell’organizzazione del ferimento, avvenuto nel maggio del 2007, di Giuseppe Pagano, imprenditore edile originario di Casapesenna, da tanti anni operante in provincia di Modena.

Questo l’esito del giudizio di primo grado, dunque, per Natale, nipote acquisito del superlatitante Rafilotto Diana, referente indiscusso del clan dei casalesi nel modenese e, si presume, il mandante dell’agguato contro Pagano. Proprio quest’ultimo, infatti, avrebbe denunciato in passato Rafilotto per una vicenda estorsiva. Un agguato quello contro Pagano che, se nella fase Mario Diana esecutiva vide coinvolti l’altro nipote di Rafilotto, Enrico Diana, unitamente ad Antonio Novello, Rodolfo Spatarella e Claudio Giuseppe Virgilio (già arrestati all’indomani del fatto), nella parte organizzativa avrebbe visto il ruolo centrale proprio di Nicola Natale insieme a quello dello stesso fratello del latitante Mario Diana e del cugino Felice Pagano. Il delitto, a fronte del quale il pm aveva chiesto per Natale la pena ben più pesante di 11 anni, costituisce l’ennesima indicazione dell’influenza del boss Raffaele Diana nell’Emilia Romagna. Raffaele Diana, già condannato all’ergastolo nel secondo grado del processo Spartacus per concorso nell’omicidio di Paride Salzillo e per il quadruplice omicidio Pagano-Mennillo-Orsi-Gagliardi, capo di una costola del clan che gestisce gli interessi dello stesso in Emilia è, tra l’altro, da un mese entrato nella lista dei trenta latitanti più ricercati d’Italia. Un lista in cui a rappresentare il clan dei Casalesi ci sono anche Michele Zagaria, Antonio Iovine e, new entry, l’artefice della politica stragista del clan Bidognetti Giuseppe Setola.

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