PALERMO. Il capomafia latitante Matteo Messina Denaro, insieme ad altri boss corleonesi hanno avviato affari con il clan dei casalesi. Il dato emerge da indagini avviate da tre procure antimafia: Palermo, Roma e Napoli.
Le indagini degli inquirenti avrebbero individuato i legami tra il capomafia trapanese, ricercato da 15 anni e condannato per le stragi del 1993, il clan camorristico dei casalesi e altre organizzazioni criminali romane. Dalle indagini emerge che Messina Denaro avrebbe investito in diverse società imprenditoriali e commerciali che fino adesso non sono mai state sfiorate dalle inchieste antimafia. Ma in questo affare il latitante non sarebbe il solo siciliano ad aver investito grossi capitali di provenienza illecita, con lui vi sarebbero anche alcuni boss corleonesi. Questi affari riportano agli stretti rapporti fra gli stragisti siciliani e i casalesi che furono avviati molti anni fa da Totò Riina.