Acconcia: “Ho riavuto la mia onorabilità”

di Redazione

Anthony AcconciaCASERTA. L’ex direttore generale della Provincia di Caserta, Anthony Acconcia, ieri prosciolto da ogni accusa nell’ambito della cosiddetta inchiesta “Provincia Gate”, affida ad una nota le proprie considerazioni.

“La notizia del mio completo proscioglimento dagli addebiti contestatimi più di un anno e mezzo fa mi ha ridato una serenità che credevo di avere perduto per sempre. Essere colpiti da accuse così pesanti quando si è pienamente consapevoli della correttezza del proprio operato è esperienza dolorosa, che segna profondamente. Sono stati, quelli trascorsi dall’epoca dei miei arresti domiciliari, mesi di grande amarezza e di tristezza.

La decisione del Gup, dottor Pepe, mi restituisce piena onorabilità, ma, certo, non può cancellare i patimenti e le angosce vissuti e superati soltanto grazie alla vicinanza e all’affetto dei famigliari e di amici che mi sono rimasti vicino e mi hanno aiutato e sostenuto. A loro va la mia gratitudine, grande quanto l’incuranza per tutti coloro che hanno, più o meno rapidamente, disertato il campo e preferito coltivare, lontano dal problema che ero diventato per loro, la loro vita e la loro carriera.

Rispetto alle notizie riportate oggi dagli organi di informazione, ritengo necessari alcuni chiarimenti che consentano di fare chiarezza sulla portata della decisione del Gup. Per quanto riguarda la contestazione di associazione a delinquere il Giudice ha ritenuto che ‘il fatto non sussiste’ nella sua storicità, così confermando quanto già statuito prima dal Giudice per le indagini preliminari e poi dal Tribunale della libertà, che sul punto ebbe a rigettare l’impugnazione proposta dalle Procura della Repubblica contro il provvedimento con il quale già il Gip aveva addirittura ritenuto insussistenti gli indizi dell’addebito. Analoga sorte hanno incontrato le imputazioni relative alle contestate turbative d’asta per il reperimento dei centri per l’impiego di Capua e Piedimonte, sui quali la decisione del dottor Pepe ha ribadito l’insussistenza del fatto.

Quanto alle imputazioni di falso inerenti le vicende dell’approvazione del Piano Regolatore di Casagiove, il Giudice, nuovamente aderendo alle richieste difensive, ha ritenuto la mia estraneità all’addebito adottando la formula di proscioglimento ‘per non aver commesso il fatto’.

In ultimo la residua contestazione di concorso in turbativa d’asta relativa all’acquisizione del centro per l’impiego di Aversa è stata ritenuta dal Giudice erronea e non conforme alle emergenze investigative.

La condotta contestata, e cioè la propalazione di notizie riservate inerenti le offerte, è ex actis radicalmente esclusa dalla circostanza che la presunta rivelazione sarebbe avvenuta addirittura in epoca precedente al pervenimento, presso l’amministrazione provinciale, delle notizie che si assume essere state rivelate. Su tale presupposto il Gip ha ritenuto di dover restituire gli atti relativi a tale specifica imputazione al pubblico ministero, affinché tale ufficio rivaluti, se lo ritenga, la circostanza”.

Anthony Acconcia

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