CASERTA. La decisione di rassegnare le dimissioni è legata alle tensioni interne al Pd e non riguardano laspetto amministrativo.
Questa la spiegazione del sindaco di Caserta, Nicodemo Petteruti, stamani in conferenza stampa. Per il primo cittadino lipotesi di fare un passo indietro (ha venti giorni di tempo per ritirare le dimissioni) sembra remota. Ho dovuto registrare difficoltà che hanno messo a rischio il progetto elettorale per il quale sono stato eletto. – ha detto Petteruti – Spesso cè stata la capacità di interdizione di singoli e, ad un certo punto, si è persa la stella polare: il bene comune. Non posso dire la stessa cosa della parte politica dellUnione che, in precedenza, si è comportata con senso di responsabilità. Voglio solo dire alla città che il mio impegno cè stato e, se fosse possibile, dovrà continuare ad esserci anche se a questo punto credo che le condizioni siano ormai remote.
A scatenare la crisi (che in realtà era già iniziata dallo scorso e che si era mitigata con il recente rimpasto) la questione dellelezione del presidente del Consiglio (carica a cui ambivano almeno tre esponenti della maggioranza) e i ritardi nellapertura della nuova area mercato di Piazza Matteotti: 154 gestori – ha detto Petteruti – sarebbero rimasti ad attendere le decisioni dellamministrazione per poter svolgere il loro lavoro e questo non era giusto. E mancata la scintilla prometeica per restare insieme e per evitare che gli avvoltoi ci mangiassero il fegato puntando sulle dimissioni, ha poi concluso il sindaco, chiarendo che il presidente della Provincia di Caserta Sandro De Franciscis non centra nulla con la sua decisione.