Lega allevatori bufalini: si profila serrata delle stalle

di Redazione

Allevatori CANCELLO ED ARNONE. Gremitissimo il Salone Branco nella serata di ieri, 9 dicembre. Oltre 200 titolari di aziende zootecniche hanno preso parte alla mobilitazione indetta dalla Lega Allevatori bufalini (Lab). Indignazione, stato di diffuso e comprensibile allarme, irriducibile voglia di uscire presto dal tunnel che in questa fase ingabbia i produttori …

… soprattutto per il latte di bufala campana dop vergognosamente sottopagato dai trasformatori: di tutto questo si è reso tenace interprete il presidente della Lab, avv. Raffaele Ambrosca, che davanti alla massiccia platea ha tenuto un discorso introduttivo carico di realismo e di netta determinazione ad approfondire il dialogo avviato coi Ministeri delle Politiche agricole e della Salute: la sola via che può sbloccare il caos diventato insopportabile. Un’analisi, dunque, a tutto campo e coraggiosa! La tremenda verità sta nel fatto che gli allevatori sono allo stremo! Oramai è saltato ogni giusto parametro di contrattazione a livello locale; gl’interessi di parte dominano spavaldamente; fra costi di produzione ed effettivi ritorni finanziari delle aziende bufaline gli squilibri sono diventati fortissimi e l’immediato futuro, se non si provvederà in tempo e nelle sedi competenti, finirà per aggravare una già intollerabile condizione generalizzata.
Nella discussione incisivamente sviluppatasi, numerosi gli interventi degli allevatori che hanno denunciato vessazioni e contraddizioni di cui occorre liberarsi senza ulteriori rinvii: stigmatizzata l’utilizzazione del latte proveniente dall’estero; apertamente condivise la versione del presidente Ambrosca e la linea d’intervento tracciata per il breve periodo e che fa leva specialmente sull’auspicio della massima compattezza possibile; inoltre, considerato quanto è accaduto finora e sta ancora accadendo, è venuta fuori la proposta di “baipassare”, per il momento, l’ambito provinciale in cui si muovono le associazioni di categoria Coldiretti, Cia e Confagricoltori, pur non rinunciando alla prospettiva di riprendere con loro un serio dialogo finalizzato a garantire i giusti diritti di tutti gli addetti ai lavori del comparto lattiero-caseario del casertano. Dopo quasi tre ore di rovente dibattito, si è registrato un consenso unanime su tre fondamentali conclusioni: domattina il presidente sarà di nuovo a Roma e, con l’avvocato professor Carlo Taormina, consegnerà un circostanziato rapporto al Ministero della Salute; per una data ancora da concordare, ma imminente, sarà organizzata una pubblica manifestazione alla quale saranno invitati i titolari o i delegati dei due Ministeri; qualora questa iniziativa non dovesse produrre i favorevoli effetti sperati, non si esclude un totale blocco delle stalle: “estrema ratio” cui si potrebbe ricorrere addirittura sotto Natale.

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