MILANO. Molti lo hanno definito bandiera dellInghilterra, altri luomo dagli addominali più belli, qualcuno gli ha anche girato qualche film a riguardo ma di certo quello che sa fare meglio è tirare calci dietro ad un pallone.
Lambiente americano forse, non faceva per lui, aveva bisogno di aria, di calcio vero, insomma di calcio italiano. E così, questa sera, alle 19, David Beckham si presenterà a quelli che saranno, anche se solo per pochi mesi, i suoi nuovi tifosi. Il centrocampista inglese èstato forse, per alcuni anni, il più grande fenomeno mediatico del calcio, tutti lo volevano, tutti lo desideravano. Ma allimprovviso decide di lasciare il Real Madrid, molti pensano sia in procinto di abbandonare il calcio, di godersi i tanti soldi guadagnati, ma lui non ci pensa affatto, il suo nome deve essere sempre e comunque considerato in tutto il mondo. E così dopo più di un anno passato ai Los Angeles Galaxy, che gli assicuravano uno stipendio da vero miliardario, decide di lasciare gli States, la patria dove anche la moglie Victoria Beckham ottenne il massimo successo con le Spice Girls, e di arrivare alla corte di Ancelotti. Beckham sarà la soluzione ai problemi del tecnico rossonero visti gli infortuni di Gattuso e la non ottima forma di Pirlo ma vi sono seri dubbi circa un suo ritorno agli altissimi livelli dei tempi del Manchester United. Non è il primo giocatore che ha una grande pressione mediatica in casa Milan, infatti, basta guardarsi in giro e vedere giocatori del calibro di Ronaldinho, che non è ancora tornato ai livelli di Barcellona, Kakà, che dopo la vincita del pallone doro alterna ottime prestazioni a grandi cadute, Shevchenko, solo lombra del grande attaccante di qualche anno fa, e Pirlo, che dai mondiali del 2006 non è più riuscito a tornare alle prestazioni di un tempo.