PESCARA. Un nuovo scandalo colpisce lAbruzzo dopo larresto nei mesi scorsi del presidente della giunta regionale Del Turco.
Il sindaco di Pescara e segretario regionale del Pd, Luciano DAlfonso, è stato arrestato intorno alle 23 di ieri notte dalla Squadra Mobile e ora si trova agli arresti domiciliari. provvedimento del Gip, De Ninis, era stato richiesto dal pm Gennaro Varone. Insieme a DAlfonso sono state arrestate altre due persone: limprenditore dei servizi cimiteriali di Pescara, De Cesaris, lex braccio destro del sindaco, Guido Dezio, già arrestato in passato per inchieste in cui DAlfonso era indagato.
Linchiesta riguarda la gestione dei servizi cimiteriali. Le accuse, nello specifico, sono di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla concussione, truffa, falso e peculato. I magistrati pescaresi avrebbero accertato movimenti di denaro tra limprenditore De Cesaris e lex collaboratore di DAlfonso, Guido Dezio. Durante una perquisizione in casa di Dezio sarebbero stati trovati elenchi di passaggio di denaro da parte della ditta di De Cesaris: in seguito sarebbero stati poi riscontrati effettivamente movimenti di denaro, con tanto di prove.
Il sindaco, in un colloquio avuto la scorsa settimana con il pm Varone, avrebbe negato di essere a conoscente di tali movimenti. Secondo alcune indiscrezioni, sembra che DAlfonso si era già dimesso dalla carica di sindaco e di segretario del Pd nei giorni scorsi ma voleva annunciare la sua decisione proprio stamani che, tuttavia, non sarebbe servita ad evitare il provvedimento della Procura.
Le voci di un suo arresto erano trapelate già nella giornata di ieri ma erano state seguite da smentite, tanto che il primo cittadino era apparso anche in televisione e in serata aveva presieduto una giunta.
Nellinchiesta sono iscritte nel registro degli indagati altre 35 persone, tra cui il patron della compagnia aerea AirOne, Carlo Toto, e suo figlio Alfonso.