PALERMO. Si è suicidato nel carcere Pagliarelli di Palermo Gaetano Lo Presti, uno dei boss fermati ieri mattina nell’ambito dell’operazione denominata ‘Perseo’, che ha portato in carcere più di 90 persone, accusate di voler rifondare Cosa Nostra.
Il boss era a capo della frangia dei dissidenti che si opponevano alla ricostituzione della commissione provinciale mafiosa. Lo Presti è stato intercettato a lungo e le sue dichiarazioni sono contenute nel provvedimento di fermo che gli era stato notificato. L’inchiesta sui nuovi boss a capo delle famiglie e dei mandamenti mafiosi di Palermo ha portato ad acquisire elementi che mettono in risalto l’interesse di Cosa Nostra nella politica. In particolare, dalle intercettazioni si apprende la strategia messa in atto per appoggiare alle elezioni elettorali candidati che i boss ritengono affidabili. Loperazione è stata coordinata dal procuratore Francesco Messineo e dai sostituti della Dda Maurizio de Lucia, Marzia Sabella, Roberta Buzzolani e Francesco Del Bene.