SANTA MARIA CAPUA VETERE. Una crisi interminabile, iniziata allindomani del voto e che si trascina con lenta agonia per una città che non ha più unAmministrazione comunale da due anni.
E il commento del capogruppo consiliare di An, Dario Mattucci, per il quale il paradosso è che a procurarla questa volta è quellala di transfughi che, tradito il voto popolare, si era aggregata alla variopinta maggioranza del primo cittadino per dar vita al mostro Giudichirico. Oggi – continua lalleanzino – questi traditori della democrazia lamentano di non essere coinvolti nelle scelte, disprezzando il verdetto dei cittadini che non li hanno votati proprio perché a quelle scelte non prendessero parte. Dallaltra parte cè il povero Giudicianni, ritrovatosi sindaco per opera e virtù di chi oggi è stato estromesso dai giochi, ossia il duo Natale-Di Muro, il quale ha vissuto nellultimo consiglio comunale il momento più mortificante della sua spassosa esperienza amministrativa, allorquando i suoi consiglieri lo hanno lasciato letteralmente solo in aula a dimostrazione di quanto pesi davvero lattuale timoniere negli equilibri interni al centrosinistra sammaritano. Anche lopposizione, di fronte a tale desolante e penosa scena, è stata presa da un senso di umana pietas che ha impedito di infierire su una vicenda che comincia a divenire umana e non più politica: un sindaco che non riceve nemmeno il rispetto della sua maggioranza dovrebbe, per dignità, fare una cosa sola: dimettersi! Sarebbe laugurio più bello per una città che merita di essere finalmente amministrata,dopo quindici anni disastrosi.