Del Franco (Pd): “Un nuovo progetto per Aversa”

di Redazione
Franco Del FrancoAVERSA. L’esponente del Pd aversano, Franco Del Franco, propone “un nuovo
progetto di città: Aversa, una città che vive”.

Un partito grande ed importante
come il Partito Democratico ha il dovere di prendere in mano il timone del
centrosinistra, ed in questo caso dell’opposizione, ed essere sempre costante
nella critica e nella proposta: promuovere sempre nuove iniziative per il
miglioramento della qualità di vita e del benessere di tutti i cittadini di
Aversa, secondo il principio dello sviluppo sostenibile, è istanza
irrinunciabile per un partito come il nostro, assumendo quindi il ruolo di una
forza motrice ed innovatrice che promuove i veri interessi della collettività
locale nell’ottica dell’attenta gestione delle risorse economiche, sociali,
politiche, ambientali ed umane. Aversa oggi è un groviglio di edifici
localizzati senza una preventiva definizione degli spazi pubblici di relazione
e senza la definizione degli spazi di pertinenza.

La viabilità configura un
sistema di “cul de sac” che riduce
decisamente la permeabilità e la riconoscibilità del luogo urbano e lascia
nell’approssimazione la mobilità urbana. In sostanza è stato praticamente
pianificato il degrado sociale (a causa della ghettizzazione ed emarginazione
degli abitanti, soprattutto nelle aree Peep), insieme con il degrado dello
spazio urbano, per la mancata definizione dello spazio pubblico e delle aree di
pertinenza e per l’impossibilità di insediare attività integrative della
residenza.

Criteri analoghi sono stati seguiti anche negli interventi privati,
realizzati in maniera episodica, al di fuori di un disegno urbano complessivo,
con diffusi fenomeni di esasperato sfruttamento delle aree edificabili ed, al
contrario, di spreco dei suoli. Le periferie di conseguenza sono costituite da
episodi monofunzionali e la rete viaria, salvo rare eccezioni, è inadeguata.
Mancano assolutamente “luoghi centrali” e la dotazione di servizi e di attività
integrative della residenza è assolutamente carente.

La millenaria vicenda
storica di Aversa, la “Città delle cento chiese”, e la ricchezza delle relative
testimonianze costituiscono un patrimonio prezioso e di grande fascino,
determinante per i futuri sviluppi sociali ed economici della città e dell’intero
territorio. Pertanto il recupero e la attenta riqualificazione del centro
storico, con riferimento non soltanto agli edifici ma anche agli “spazi di
relazione”, si configurano come scelte prioritarie nella impostazione e nella
programmata attuazione di un Piano regolatore. Tutto ciò si concretizza in
un’Aversa invivibile, disorganizzata e, a maggior ragione, non fruibile da
parte dei cittadini più deboli, anziani, bambini e disabili.

Bisogna partire
quindi da alcune linee guida prioritarie che sono un Walfare concreto vicino ai bisogni dei cittadini, l’applicazione di
Agenda21 locale per una partecipazione dei cittadini alla vita
pubblica, monitoraggio ambientale (aria,
acqua, campi elettromagnetici, inquinamento acustico ecc), la redazione di una mappa analitica di tutti i
suoli standard comunali, verde pubblico e del loro stato attuale (riqualificazione
del Parco Pozzi ), Politiche sociali ed ambientali vicine alle necesità
dei più deboli (anziani, bambini, disabili), un’Edilizia urbana regolata
secondo le nuove direttive ambientali e le energie rinnovabili (Revisione del
regolamento edilizio e Sportello pubblico), Mobilità sostenibile (più mobilità pubblica che privata), una Raccolta differenziata dei rifiuti
oganizzata per condominio, con vari centri di raccolta e con l’inserimento
della T.I.A. (Tariffa Igiene Ambientale)
e l’abolizione della Tarsu e il controllo di Guardie Ambientali
Volontarie, Ambiente e salute e cioè l’integrazione
tra operatori della sanità e operatori della protezione ambientale quale
decisivo strumento di prevenzione, di promozione della salute, di sviluppo salubre
e sostenibile del territorio.

Partendo
da questi 10 punti politico-programmatici possiamo cominciare ad individuare
che tipo di città vogliamo ed in che tipo di città vivremmo meglio. Dobbiamo
sapere riconoscere il potenziale della città, dobbiamo trovare le opportunità,
dobbiamo sfruttarle. Dobbiamo diffondere la cultura dell’innovazione, dello
sviluppo sostenibile, fare in modo che i cittadini siano attori attivi nel
processo di amministrazione e gestione della città.

Innovazione, Sperimentazione, Ambiente, Energie rinnovabili, Sviluppo
sostenibile, Servizi, Scienza e Tecnologia, queste sono le parole chiave per
fare di Aversa una città viva, unica ed originale, riconosciuta e riconoscibile
ma soprattutto una città
vivibile!

Francesco Del Franco

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