AVERSA. La riunione della Sipo, acronimo di Società Italiana Pediatria Ospedaliera, organizzata ad Aversa, è stata loccasione per analizzare la drammatica situazione della pediatria ospedaliera in generale …
… ed, in particolare, il presidente professor Salvatore Vendemmia, quale primario uscente della Pediatria di Aversa, ha esposto la condizione particolarmente critica di Aversa per la carenza sempre maggiore dei pediatri a confronto degli onerosi e numericamente rilevanti compiti.
Una situazione grave che è notevolmente peggiorata alla luce dalle ultime disposizioni della direzione sanitaria che hanno determinato di fatto la creazione di un Pronto soccorso pediatrico pur sapendo delle carenze di personale e della assenza dei requisiti previsti.
Infatti, – esordisce Vendemmia a fronte di un bacino dutenza di circa 400.000 abitanti, di una richiesta di assistenza pediatrica in Pronto Soccorso tra 12.000 e 14.000 lanno, dei circa 1300 bambini ricoverati annualmente, dei 1200 nati e dei 300 affetti da patologie neonatali, lorganico della Pediatria del Moscati può contare solo su nove unità mediche che devono dividersi in tre turni: mattina, pomeriggio e notte. Inoltre, lubicazione dei locali per laccoglienza dei bambini allinterno del Pronto soccorso generale li rende non idonei ad ospitare i pazienti in tenera età.
Una situazione, quindi, duramente stigmatizzata da Vendemmia e da tutti i presenti al convegno tra cui Alfonso DApuzzo, primario della pediatria dellospedale di Castellammare di Stabia, Gennaro Vetrano, primario della Pediatria, Neonatologia ed Utin di Benevento, Angelo Maria Basilicata e Roberto Liguori. In realtà continua il professionista aversano si potrebbe risolvere il problema creando un organico per la pediatria e la neonatologia ed uno per il pronto soccorso, visto che quello di Aversa è uno degli ospedali con maggiore richiesta di assistenza pediatrica dItalia. E anche i vertici dellAsl hanno più volte riconosciuto la necessità di riportare il numero di pediatri a 15, per poi, però dimenticarsi della promessa fatta. Pur consapevoli della scarsezza delle risorse economiche a disposizione e del caos imperante nella sanità campana, bisogna, però, considerare che le richieste di assistenza medica ad Aversa sono in continua crescita atteso che al Moscati si rivolgono pazienti provenienti dai distretti delle Asl di Napoli e Caserta ed anche bambini di altre regioni e che il dovere di un medico e di una struttura ospedaliera è quello di offrire loro unassistenza adeguata e di qualità.
Dello stesso avviso anche Luciano Pinto, presidente regionale della Sipo e Simeup Campania, che esprime la massima preoccupazione per lattuale organizzazione del reparto di pediatria dellospedale di Aversa. Anche per il professor Pinto sarebbe auspicabile la creazione di un Pronto soccorso pediatrico con un apposito organico.
Inoltre, la gestione diretta delle richieste di assistenza classificate codici bianchi dal personale normalmente in servizio presso il pronto soccorso costituirebbe una strada per evitare inutili spostamenti del pediatra dal reparto e consentirebbe la migliore assistenza possibile al bambino ricoverato, senza obbligare il personale medico a sprecare il loro tempo per prestazioni che spettano alle altre componenti del sistema territoriale di cui è responsabile l’Azienda Sanitaria, e certamente non alla pediatria ospedaliera.
dal Corriere di Caserta, di Francesca Galluccio(22.01.09)