CAIAZZO. “Istigano i cittadini a non rispettare la legge”. Risponde così, con fermezza e senza giri di parole, il sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto ai continui attacchi dell’associazione “Città Viva” sulle bollette della Tarsu, …
… la tassa di smaltimento dei rifiuti, recapitate recentemente ai cittadini. Secondo il primo cittadino “l’amministrazione comunale ha inviato le cartelle dopo aver fatto le verifiche delle superfici degli immobili”. Verifiche dovute secondo la legge finanziaria del 2005 che ha disposto dal 1° gennaio (2005) “per le unità immobiliari di proprietà privata a destinazione ordinaria censite nel catasto edilizio urbano, che la superficie di riferimento non può in ogni caso essere inferiore all’80 per cento della superficie catastale determinata secondo i criteri stabiliti dal regolamento”. Il Comune dai 2700 nuclei familiari ha riscontrato 970 anomalie: nel 70% dei casi è stato accertato un adeguamento di superficie, nel 15% sono saltati fuori errori di rilevamento catastali o meccanografici, il restante 15% è rappresentato invece da evasori totali. “Chi si vede rettificata la propria posizione, sta pagando oggi quello che avrebbe dovuto pagare già ieri continua il sindaco – Nessuno farà pagare un euro in più del dovuto e ciò che deve tranquillizzare tutti è che le cartelle non comportano interessi di mora e possono essere rateizzate”. L’amministrazione sta compiendo dunque una seria azione di politica fiscale, un atto legittimo che prossimamente sarà ulteriormente spiegato ai cittadini, come è già stato fatto in passato, attraverso degli incontri zonali. “Concluderemo in piazza Portavetere con dati alla mano: renderemo pubbliche le verifiche partendo proprio se necessario – dai dati dei consiglieri di maggioranza e minoranza. Qualcuno avrà di che vergognarsi”.