NAPOLI. Linnovativa proposta di legge sullAnagrafe Elettorale è approdata I Commissione, Affari Istituzionali, del Consiglio Regionale della Campania e nei prossimi giorni sarà affidata alla discussione dei consiglieri.
La legge sulla trasparenza dei dati degli eletti è stata presentata allinizio di dicembre da Nicola Caputo, vice capo gruppo Pd in Consiglio regionale. Tengo molto a questa iniziativa legislativa sostiene Caputo quella di creare unanagrafe nazionale degli eletti è uno strumento fondamentale per democratizzare la cosa pubblica ed avvicinare i cittadini alla politica. Nella sostanza, – continua Caputo – si tratta di mettere a disposizione dei cittadini loperato di tutti gli eletti: in questo caso dellente regionale ma la stessa norma potrebbe estendersi anche per gli eletti a cariche di altre istituzioni: dai Parlamentari ai Sindaci, per arrivare ai Consiglieri, Provinciali e Comunali.
Lidea, per la verità, non è neppure troppo nuova ma già collaudata nel mondo anglosassone, dove vengono messe a disposizione una serie di informazioni che in Italia sono difficilmente reperibili: le attività principali degli eletti, le proposte presentate, quelle approvate, le presenze (o le assenze) alle sedute istituzionali e i singoli voti espressi.
Oltre ai cosiddetti dati ufficiali, ogni eletto dovrebbe pubblicare sul web una sorta di curriculum politico comprendente la dichiarazione dei redditi, dei finanziamenti, dei doni e dei benefici ottenuti in virtù della carica ricoperta, lelenco completo degli emolumenti ricevuti e delle spese effettuate. Tutto ciò, insomma, che possa servire a meglio identificare (e giudicare) lattività politica svolta.
In Italia conclude Caputo – sono stati i Radicali a iniziare questa campagna per la pubblicità dei dati degli eletti e negli ultimi giorni, il tema è motivo di dibattito politico; se venisse approvata, la mia legge sarebbe il primo esempio di innovazione della politica in Campania che potrebbe aiutare i cittadini a meglio scegliere chi li deve rappresentare. Si potrebbe bypassare lattuale autoreferenzialismo e la cosiddetta antipolitica, nata proprio per la sempre maggiore intolleranza di tali fenomeni da parte degli elettori.