DI STABIA. Quelle
del sindaco Vozza sono solo promesse da campagna lettorale, tra laltro,
riciclate dalle ultime elezioni amministrative dove il primo cittadino aveva
già promesso di ridare il mare agli stabiesi.
E quanto sostiene Antonio Sicignano, vicepresidente dei
circoli della libertà della Campania e presidente del circolo stabiese, con
riferimento alla conferenza stampa tenuta dal sindaco di Castellammare negli
uffici di palazzo Farnese. In tale occasione il sindaco Vozza ha annunciato una
serie di progetti al fine di ridare agli stabiesi tra 50 giorni il mare e la
spiaggia della villa comunale.
Io credo
– continua Sicignano, che in passato ha ricoperto lincarico di consulente
della Commissione parlamentare di Inchiesta sulle Cause di Inquinamento del
Fiume Sarno – che sulla bonifica del
fiume Sarno e sulla consequenziale balneazione del mare antistante la villa
comunale il Sindaco Vozza, per dirle in termini balneari, ha preso un bel granchio.
Ciò perché – aggiunge – come più
volte evidenziato anche dai lavori della Commissione Fiume Sarno, la
balneabilità della costa stabiese deriva solo in minima parte dal completamento
e messa in funzione dei vari depuratori. Il vero problema da risolvere – continua
– è costituito dai sedimenti inquinanti
presenti nel letto del Fiume Sarno. Infatti, secondo gli accertamenti della
Commissione Parlamentare, nel Sarno vi sarebbero circa 1,8 milioni di mc di
sedimenti fangosi ed inquinanti, che devono essere dragati e smaltiti. Questa
operazione, tuttavia, a causa dellelevato costo economico, non ha ancora
trovato piena efficacia. Ed i depuratori servono solo a ripulire le acque
proveniente dai 39 comuni, che poi vengono immesse nel fiume e vengono a contatto con i
sedimenti fangosi giacenti sul fondo, che però esercitano una nuova azione
inquinante sulle stesse. Pertanto, non capisco come potrà mai diventare
balneabile il mare stabiese, quando i predetti sedimenti inquinanti sono ancora
al loro posto e continuano ad esplicare tutti i loro effetti pregiudizievoli
nel mare antistante la costa stabiese.
Per Sicignano, inoltre, il mancato
dragaggio dei sedimenti inquinanti potrebbe comportare anche pericoli di gravi
inondazioni, quando le acque del fiume aumenteranno la portata in conseguenza
delle immissioni dei collettori fognari dei 39 comuni. Già in Commissione – spiega – furono
posti notevoli problemi di sicurezza nel momento in cui la portata delle acque
del Fiume aumenterà senza che sia effettuato alcun dragaggio del materiale
sedimentato. Ed infatti – aggiunge – premesso
che già oggi una piccola pioggerellina è capace di allagare la zona
prospiciente al Sarno, pensate cosa potrebbe succedere quando le già pericolose
acque del fiume dovranno ospitare anche quelle di altri 39 comuni. A mio
avviso, mentre noi discutiamo di spiagge ed ombrelloni, in caso di condizioni
particolarmente avverse, potrebbe verificarsi una vera e propria sciagura.