FRATTAMAGGIORE. La cultura della legalità e il ruolo del giornalista. Questo il titolo dato alla conferenza tenutasi il 10 gennaio presso lauditorium dellItc Filangieri di Frattamaggiore.
Ospite speciale: Sandro Ruotolo, noto giornalista di fama nazionale che collabora attualmente nella trasmissione Annozero di Michele Santoro, in onda su Raidue. Seduti al fianco del giornalista, il sindaco Francesco Russo, lassessore alla Pubblica istruzione Pasquale Del Prete, laddetto stampa del comune di Frattamaggiore, Antonio Iazzetta, il dirigente scolastico del Filangieri, professoressa Giuseppina Cafasso.
Dopo una fitta introduzione generale sul tema della conferenza da parte delle cariche istituzionali e non si è potuto assistere ad un incontro pieno di colpi di scena. Il tema è stato interessantissimo, gli studenti delle varie scuole frattesi quali lItc, il Liceo Scientifico C. Miranda, il Liceo Classico e il Niglio, sono stati numerosissimi e le domande poste a Sandro Ruotolo studiate e particolari.
Cè stata inoltre la presenza dei figli di Federico Del Prete, sindacalista ucciso dalla camorra, i quali hanno posto una domanda al giornalista e, forti della loro esperienza, si sono chiesti come mai un caso del genere accaduto 7 anni fa non sia stato ancora risolto. Infatti, è doveroso ricordare che la vicenda del figlio più grande Gennaro Del Prete, che il 18 febbraio 2002, a soli 18 anni, trovò dissanguato a terra il padre, rappresenta sicuramente lesempio di un uomo che dinanzi alla camorra non ha mai chinato il capo.
Lassessore Del Prete ha ricordato ad inizio conferenza che, quello di sabato 10 gennaio, è stato il primo degli incontri volti al tema della legalità ricordando il prossimo impegno del 18 febbraio con una manifestazione alla quale parteciperanno Don Luigi Ciotti, Presidente nazionale dellassociazione anti-mafia Libera, quando per loccasione verrà presentato anche il libro
Uniniziativa, quella dellamministrazione, sicuramente lodevole, anche perché manifestazioni ed iniziative del genere, dovrebbero tenersi costantemente visto che il problema della camorra riceve in cambio un numero basso di risposte concrete. La scelta di un cittadino di rimanere nella propria terra deve significare, qualora lo voglia, una chance in più per contrastare la criminalità organizzata e, come ci ricorda Roberto Saviano, la lotta contro di essa non è per nulla vinta, per cui bisogna agire e impedire al più presto le continue intimidazioni della camorra che vengono interpretate come gesto di supremazia sul territorio favorendo così anche lomertà di molti cittadini. Nessuno battezza eroi o martiri le persone che hanno contribuito alla lotta alla camorra, ma il loro impegno è la dimostrazione che non hanno avuto paura e che, se vogliamo, la ribellione risulterà una carta vincente.