GIUGLIANO. A nome del comitato campano con i Rom, il Padre comboniano Alex Zanotelli esprime lamarezza e la rabbia per tutto quello che il popolo Rom sta subendo a Giugliano e nella provincia di Napoli.
Il 28 dicembre scorso – continua Zanotelli – è stato dato alle fiamme un piccolo dormitorio, uno squallido buco sotto un cavalcavia tra Casavatore e San Pietro a Paterno, dove dormivano una quarantina di Rom. Incidente? Doloso? Nessuno sembra saperlo. Il 30 dicembre è stato bruciato un altro campo situato tra Orta di Atella, Pascarola e Caivano. Incidente? Doloso? Nessuno sembra saperlo. Ed ora è il turno del campo Rom di Giugliano. Infatti, lautorità giudiziaria, nella persona del dottor Galasso, ha deciso lo scorso 19 dicembre il sequestro preventivo del campo Rom di Giugliano entro 15 giorni dal decreto. Non contestiamo la decisione dellautorità giudiziaria, ma il fatto che i Rom (400 circa, con 80 bambini scolarizzati a Giugliano) vengano fatti sgomberare senza unalternativa adeguata. Una pratica ormai consolidata in questo territorio (basta ricordare la demolizione del campo di Casoria senza offrire loro un sito alternativo). Riteniamo gravi tutti questi fatti che vengono ad aggiungersi agli ormai già visti nel territorio contro i Rom, come a Ponticelli. Riteniamo grave il silenzio e linazione del Prefetto di Napoli, dottor Pansa, anche commissario straordinario dei Rom. Dietro a questo silenzio si cela la politica razzista del governo Berlusconi, espressa dal ministro degli Interni Maroni che arriva al punto di identificare il clandestino con il criminale. Tutto questo nellattuale crisi economica che con sempre più conflitti sociali, porterà alla politica del capro espiatorio. E a pagarne le conseguenze saranno i Rom e gli immigrati.