PORTICI. Alla luce delle ultime vicende succedute in territorio porticese non posso non esprimere piena solidarietà al presidente dellAssociazione antiracket ed antiusura di Portici, Sergio Vigilante.
E quanto afferma Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania, in relazione ad alcuni manifesti pubblici fatti affiggere, nella città di Portici, dallUdc, in cui si contestava la lotta al racket promossa dallimprenditore coraggio, che dal 2001 è costretto a vivere sotto scorta a causa delle minacce proferitagli dalla camorra locale. Non contesto – continua – il ruolo di opposizione allattuale amministrazione comunale porticese esercitato dallUdc che fa bene a fare. Tuttavia, pur facendo opposizione, ritengo che ognuno debba fare molta attenzione a distinguere le vicende politiche da quelle istituzionali. Ebbene, limprenditore coraggio Sergio Vigilante, per la sua storia di lotta in prima persona alla camorra, rappresenta una istituzione, che va tenuta fuori dalle beghe politiche e va tutelata e valorizzata in tutta la provincia di Napoli. E non mi riferisco solo al fatto che di recente con la sua associazione Sergio Viglante ha prodotto numerosi arresti di estorsori, ma soprattutto al messaggio di legalità che Questi è capace di lanciare ai giovani di tutta la provincia di Napoli. Inoltre, secondo lesponente regionale dei Circoli della Libertà campani il racket e lusura rappresentano in tutta la provincia di Napoli mali costanti, presenti in tutte le città con caratteristiche simili. Di conseguenza, persone come Sergio Vigilante rappresentano una delle poche speranze che ci offre la nostra terra e ci invogliano a lottare per difendere i nostri diritti di cittadini liberi. Vigilante – conclude Sicignano – non è solo una risorsa per la città di Portici, ma una speranza per tutta la provincia di Napoli.