Ampliamento cimitero, per l’opposizione è “un disastro”

di Antonio Taglialatela

Tommaso ComparoneCARINARO. “Un risultato disastroso”. Questo il lapidario commento dei consiglieri di opposizione Tommaso Comparone, Pasquale Petrarca e Giovanni Picone alla luce della chiusura del bando per la prevendita di loculi e cappelle nel nuovo cimitero.

I potenziali interessati all’acquisto hanno detto ‘No’, secondo l’opposizione, che spiega: “Dopo circa due mesi che il bando è rimasto aperto, nonostante la massiccia, costosa e ingannevole campagna pubblicitaria posta in essere dalla maggioranza, anche fuori dai confini del Comune, sono pervenute presso l’Ente pochissime richieste tanto da costringere il ‘faraone’ Masi e la propria corte a rivedere, forse, in queste ore, la loro ottusa posizione con un taglio al progetto iniziale, ormai fallito, e, peggio ancora, passare da una luna a una mezza luna”.

“Fermatevi! Non andate oltre”, il monito dei tre consiglieri, che ribadiscono: “Noi dell’opposizione lo avevamo detto da sempre che questo progetto del nuovo cimitero di Carinaro era esagerato e, per conseguenza, i costi finali per i carinaresi sarebbero stati altissimi. Hanno trattato la cosa da sprovveduti e senza rispetto del portafogli della gente, dimenticando anche la grave crisi economica del momento e spingendo, invece, l’acceleratore su un progetto faraonico e a dir poco megalomane, che certamente non si addice ai carinaresi, onesti e laboriosi, che vogliono, invece, un modesto ampliamento del vecchio cimitero con qualche loculo e lotto di terreno, da acquistare e sul quale costruire, loro stessi, in tempi ragionevolmente brevi e a costi contenuti, la propria dimora eterna. In fondo, è sempre stato così. Perché volete stravolgere le buone e sagge abitudini dei carinaresi?”.

E, a conferma che l’aria di elezioni comincia a farsi sentire a Carinaro, i consiglieri esclamano: “Meno male che siamo alla fine della corsa. Tra pochi mesi gli elettori di Carinaro avranno modo di valutare Masi e compagni e mandarli, finalmente, a casa, con la speranza che gli stessi non facciano in questi ultimi mesi altri guai”.

Quali sarebbero questi eventuali “guai”? “Ci riferiamo al Puc (Piano urbanistico comunale, ex Piano regolatore, ndr) – affermano – che, per quel che appare, oggi non soddisfa affatto le esigenze dei carinaresi, e al Pip (Piano insediamenti produttivi) che per volontà politica, per non dire altro, sono stati spediti lontanissimi dal paese e spogliati, quindi, della loro effettiva funzione”. Ma su questi due ultimi argomenti e su altro ancora, Comparone, Petrarca e Picone annunciano che torneranno presto a “farsi sentire”.

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