CASAL DI PRINCIPE. Non passano nemmeno ventiquattrore dallarresto ed è già carcere duro per Giuseppe Setola, il boss dei Casalesi arrestato mercoledì pomeriggio dai carabinieri di Caserta.
Applicato, quindi, il provvedimento previsto dallarticolo 41 bis dellordinamento penitenziario, con laggravamento dellassoluto isolamento.
Intanto, il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Egle Pilla, ha convalidato larresto della moglie di Setola, Stefania Martinelli, 30 anni, arrestata lunedì mattina a Trentola Ducenta nel nascondiglio da dove il latitante era riuscito a scappare attraverso le fogne. Alla giovane, madre di una bambina, sono contestati i reati di detenzione illegale di una pistola di ricettazione per i 12 mila euro, trovati assieme allarma nel covo del marito. La Martinelli, in sede di interrogatorio, ha dichiarato che era giunta nel nascondiglio di Trentola Ducenta, in via Cottolengo, per avere un chiarimento col marito e che si era allontanata dallabitazione in via Fellini, a Casal di Principe, perché infastidita dalle continue perquisizioni delle forze dellordine. Dice di non sapere nulla né dell’arma né dei soldi, tranne di quelli che aveva nella sua borsa: 1600 euro. Ma per quanto riguarda larma, una pistola calibro 9×19, il gip sostiene che la donna era consapevole che sarebbe potuta essere utilizzata e quindi, per questo, aveva condiviso la strategia del marito. Anzi, addirittura sembra che ne condividesse la latitanza. Infatti, il gip ha motivato la sua decisione spiegando che i carabinieri di Aversa, il giorno del blitz a Trentola Ducenta, non hanno sorpreso la Martinelli mentre si recava a fare visita al marito, poiché era nel covo già da giorni assieme al marito. Per il giudice uno degli indici rivelatori è stato il ritrovamento di numerosi oggetti in oro che la donna custodiva nella sua borsa Louis Vuitton, sintomo di una presunta volontà della 30enne di trascorrere un periodo lontano dalla propria abitazione. La moglie del boss, quindi, resta nel carcere femminile di Pozzuoli.