Un modello di eccellenza che vogliamo continuare ad applicare anche nella lotta alle altre organizzazioni criminali. Così il ministro dellInterno, Roberto Maroni, nel corso di un incontro al Viminale con i vertici delle forze dellordine …
… e gli investigatori dellArma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di finanza, impegnati nel contrasto al clan dei Casalesi nel casertano.
Erano presenti il procuratore nazionale Antimafia, Pietro Grasso, il procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Franco Roberti, il capo della Polizia, Antonio Manganelli, il comandante generale dellArma dei Carabinieri, generale Gianfrancesco Siazzu, e il comandante in seconda della Guardia di finanza, Nino Di Paolo.
Maroni si è congratulato con gli uomini e le donne delle forze dellordine per i grandi successi conseguiti, tra cui gli ultimi riguardanti la cattura del latitante Giuseppe Setola, leader dellala stragista dei Casalesi, e il sequestro di beni della camorra. Agli autori dellarresto, ossia al comandante provinciale dei Carabinieri di Caserta, colonnello Carmelo Burgio, e ai suoi uomini, sarà assegnato un riconoscimento per leccezionale operazione messa a segno.
Un plauso, da parte del ministro, ai magistrati napoletani e casertani per il coordinamento e la sinergia instaurati. Ma per Maroni non è finita, lobiettivo è la vittoria finale contro la camorra e tutte le organizzazioni criminali.
Occorre, inoltre, dare un ulteriore segnale della presenza dello Stato con il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie, i cui sequestri sono triplicati nel solo ultimo anno, e il cui 30% è rappresentato da attività produttive e aziende. A tal proposito, Maroni ha annunciato che nei prossimi giorni riunirà al Viminale un gruppo di lavoro, con imprenditori ed esperti, per studiare le modalità migliori per gestire le aziende prima gestite dalla camorra e assicurare un futuro a dipendenti e operai.