SAN CIPRIANO. I carabinieri del comando provinciale di Caserta, agli ordini del colonnello Carmelo Burgio, hanno tratto in arresto sabato pomeriggio, a Pinetamare, frazione di Castel Volturno, due pregiudicati del posto.
Si tratta di Giovanni Venosa, 31 anni (nipote di Luigi Venosa, detto O Cocchiere, capo storico dellomonimo gruppo criminale di San Cipriano di Aversa legato ai Casalesi), e Marcello DAngelo, 43enne, entrambi di Castel Volturno. Sono accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
La serrata attività investigativa condotta dalla Compagnia Carabinieri di Mondragone e dal Nucleo Investigativo di Caserta, coordinata dal pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, dottor Cesare Sirignano, rappresenta limmediata risposta allallarme lanciato, nei giorni scorsi, da alcune testate giornalistiche locali che denunciavano limposizione del pizzo a numerosi operatori commerciali di Castel Volturno.
Le indagini, condotte non senza difficoltà per la reticenza ed i timori palesati dalle vittime, hanno comunque fatto emergere, attraverso attività tecnica, corroborata dalle precise dichiarazioni di alcuni recenti collaboratori di giustizia, puntuali riscontri ai pochi elementi raccolti inizialmente dalla polizia giudiziaria. E così emerso che i due pregiudicati – di cui uno detenuto presso una casa di lavoro del nord Italia e che si trovava in permesso premio – avevano posto in essere, nel periodo delle festività natalizie, una serie di richieste estorsive, alcune delle quali già consumate.
Venosa e DAngelo sono stati associati presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.