DI PRINCIPE.
Basta
indifferenza, basta rassegnazione. E il grido di protesta
lanciato da Cipriano
Cristiano, sindaco di Casal di Principe, roccaforte clan
camorristico dei Casalesi.
Il dito, il primo cittadino, lo punta contro lo
Stato. Vogliamo un incontro con il ministro degli Interni e il
ministro dellEconomia – dice Cristiano – per stilare un programma di interventi
mirati ad per un efficace e concreto risanamento del nostro paese. Pretendiamo
una risposta immediata, in caso contrario procederemo ad azioni più forti.
Saremo
disposti a fare lo sciopero della fame, ad incatenarci al portone del nostro
Comune o addirittura a dimetterci, dice ancora il sindaco di
Casal di Principe. Le proposte sono varie: Leggi particolari e agevolazioni per
mutui, defiscalizzazione delle imprese che investono in loco, deroghe per
assunzioni di nuovi vigili. In un anno e mezzo
di amministrazione – continua il primo cittadino – lunica risposta che ci è giunta è
stata quella mediatica rivolta unicamente ad esaltare il peggio del nostro
paese oltre ad una lunga serie di passerelle di autorità politiche. Ora siamo
ai ferri corti e non scherziamo.