CASAL DI PRINCIPE. Mercoledì scorso la Camera ha respinto una mozione (presentata da esponenti del Pd, dellIdv e dellUdc) per far dimettere il sottosegretario allEconomia Nicola Cosentino, …
… accusato da sei pentiti – come ha scritto LEspresso nelle scorse settimane – di fiancheggiare il clan camorrista dei Casalesi.
Nella mozione, di cui il democratico Soro è stato primo firmatario, si ricordano le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, linchiesta della Procura di Napoli, i presunti patti elettorali tra lesponente di Forza Italia e i boss di Casal di Principe.
A prescindere dalleventuale responsabilità penale dellonorevole Cosentino, su cui farà piena luce la magistratura, recitava la mozione, è evidente come la sua permanenza nelle funzioni di Sottosegretario di Stato leda gravemente non solo il prestigio del Governo italiano, ma anche e soprattutto la dignità del Paese; ragioni di opportunità e di precauzione dovrebbero indurre il Governo ad evitare che una persona sottoposta ad indagini per così gravi delitti, espressivi di una collusione tra politica e sodalizi criminosi, in attesa di dimostrare la sua piena innocenza, possa continuare ad esercitare le proprie funzioni di Governo, peraltro in un ruolo così delicato, concernente tra laltro la funzionalità del Cipe.
La mozione impegnava il Governo ad invitare lonorevole avvocato Nicola Cosentino a rassegnare le dimissioni da Sottosegretario di Stato per leconomia e le finanze.
La mozione non è passata perché, se la maggioranza di centrodestra ha difeso il sottosegretario, molti esponenti del Partito democratico si sono astenuti, mentre altri hanno preferito uscire dallaula e non votare.
Tra laltro, date le molte assenze nelle file del Pdl, se il Pd avesse votato compattamente per la sua mozione questa avrebbe avuto ottime possibilità di passare.
Spicca in modo particolare lassenza dal voto del segretario del Pd Walter Veltroni, che in unintervista a Lespresso aveva chiesto le dimissioni di Cosentino.
In 22 erano assenti, altri sette risultavano in missione. Alcuni dei presenti sono addirittura rientrati subito dopo la bocciatura, e hanno ripreso a votare altre risoluzioni.
Nella lista qui sotto – diffusa da Sinistra democratica – i parlamentari Pd, che con il loro voto contrario, la loro astensione o la loro assenza hanno determinato lesito della votazione.
Hanno votato contro gli onorevoli:
Capano e Sposetti.
Si sono astenuti gli onorevoli:
Bachelet, Cuperlo, Parisi, La Forgia, Bernardini, Madia, Mantini, Maran, Boccia, Capodicasa, Concia, Coscioni, Ferrari, Giachetti, Ginefra, Marini, Mecacci, Recchia, Sarubbi, Schirru, Tempestini, Turco Maurizio, Vannucci, Viola, Zamparutti Zunino.
Non hanno partecipato al voto, nonostante in giornata fossero presenti in aula, gli onorevoli:
Tenaglia (ministro ombra della giustizia), Calearo, Fioroni, Gasbarra, Lanzilotta, Letta Enrico, Morassut ,Bobba, Sereni, Vassallo, Merloni, Boffa, Bonavitacola, Bressa, Bucchino, Carra, Castagnetti, Corsini,Cuomo, DAntona, De Pasquale, De Torre, Fadda, Ferranti, Fiano, Fiorio, Genovese, Giacomelli, Giovannelli, Gozi, Losacco, Lovelli, Lulli, Marantelli, Margiotta, Mosca, Murer, Narducci, Pedoto, Piccolo, Rosato, Russo, Samperi, Scarpetti, Servodio, Testa, Vaccaro, Vassallo, Vernetti, Vico.Erano assenti gli onorevoli: Veltroni, Bersani, Colannino, DAlema, Lusetti, Melandri, Pistelli, Touad, Ventura, Gentiloni, Beltrandi, Calvisi, Cenni, Colombo Furio, Damiano, Gaglione, Luongo, Lusetti, Marroccu, Melis, Motta, Portas, Tullo, Calipari.
Risultavano in missione gli onorevoli: Fassino, Migliavacca, Bindi, Albonetti, Barbi, Farina, Rigoni
da “L’Espresso on line” 30.01.09