CASERTA. Da una settimana il 66° Reggimento fanteria Trieste, della Brigata Aeromobile Friuli, ha sostituito i 500 parà della Folgore nellOperazione Strade Sicure in provincia di Caserta.
Gli uomini e le donne del reggimento sono stati dislocati in parte (due compagnie di fucilieri) presso la Caserma Oreste Salomone di Capua ed il restante presso la Caserma Magroni di Maddaloni, sede della Scuola di Amministrazione e Commissariato. Lentamente stanno prendendo confidenza, giorno dopo giorno, con il territorio dellagro aversano e del litorale domizio, dove più alta è la concentrazione della camorra e della malavita organizzata.
Nella storia del prestigioso reggimento, che trae le sue origini nel lontano 1862, ed ha il suo battesimo del fuoco durante la terza guerra dindipendenza nella battaglia di Custoza, si sono avvicendati al suo comando tre alti ufficiali che ora ricoprono incarichi di assoluto prestigio nazionale ed internazionale, nonché di grande responsabilità. Stiamo parlando dei Generali di Corpo dArmata Domenico Villani e Fabrizio Castagnetti (entrambi nella foto in alto) e del Generale di Divisione Antonio De Vita.
Il Generale Villani attualmente ricopre lincarico di Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa, vale a dire di numero due di tutte le Forze Armate italiane, mentre il Generale Castagnetti è il Capo di Stato Maggiore dellEsercito. Il napoletano Antonio De Vita, anagraficamente il più giovane dei tre, al momento è il comandante del Raggruppamento Unità Addestrative dellE.I. e, in prospettiva, glielo auguriamo di vero cuore, può ancora migliorare.
Dunque, il 66° Reggimento fanteria Trieste ha rappresentato il trampolino di lancio per alcuni dei nostri migliori ufficiali, segno della grande importanza che, in ambito Forza Armata, ha acquisito nel corso dei decenni la Grande Unità. Nel corso della sua vita, il reggimento ha partecipato alla prima guerra mondiale combattendo sul fronte Giulio, a Cima Tre Pozzi, in Val dAssa meritando, per la sua condotta, la Croce di Cavaliere dellOrdine Militare DItalia.
Durante la seconda guerra mondiale partecipa, in Africa settentrionale, alle più aspre battaglie di Akarit, Mareth, Enfidaville e Takrouna, insieme ai paracadutisti della Divisione Folgore. In particolare, durante la battaglia di Takrouna, 19-22 aprile 1943, il 1° battaglione, al comando dellallora capitano Mario Leonida Politi, si copre di gloria tenendo in scacco una divisione nemica per diversi giorni, cedendo soltanto dopo aver terminato le munizioni e meritando così la Medaglia dOro al Valor Militare di cui è decorata la bandiera di guerra del reggimento. Dopo aver soccorso le popolazioni della Campania, colpite dal tremendo terremoto del 23 novembre 1980, dove viene insignito della Medaglia di Bronzo al Valore dell Esercito, nel 1983 viene impiegato in Libano con il contingente italiano. Successivamente, è il primo reparto designato a partecipare alla operazione Vespri Siciliani, antesignana dellattuale operazione Strade Sicure. Nel 1993 partecipa con una compagnia alloperazione Ibis in Somalia, durante la quale, il 6 febbraio 1994, cade a Balad, vittima di unimboscata di banditi somali, il Tenente Giulio Ruzzi. Da allora il Reggimento viene chiamato a prendere parte a tutte le operazioni di peacekeeping organizzate sotto legida dellOnu.