una giovane bulgara a prostituirsi nella zona di Ischitella, sul litorale
domitio, e a versargli lintero incasso giornaliero delle sue prestazioni.
La
vittima si è così rivolta alla polizia,
che ha arrestato lo sfruttatore: un cittadino albanese di 31 anni, Suma
Xhevit, accusato di sfruttamento della prostituzione, violenza e minaccia
aggravata.
La bulgara, di 22 anni, era entrata clandestinamente in Italia nellottobre
del 2007. Insieme a tre connazionali, aveva iniziato a prostituirsi nella zona
di Ischitella dallagosto del 2008 fino a quando Suma Xhevit, marito di una sua
amica, le imponeva imposto di versargli la metà dellincasso giornaliero che
mediamente ammontava a circa 500 euro. Le venivano imposti anche veri e propri turni
di lavoro, dalle 10 del mattino alle 19. Dopo qualche giorno, luomo
pretendeva per sé lintero incasso, sottoponendo la giovane ad accurate
perquisizioni per evitare che gli nascondesse parte dei soldi.
Lalbanese, facilmente
individuabile perché ha un tatuaggio raffigurante Padre Pio sullavambraccio
sinistro, veniva rintracciato ad Ischitella dagli agenti della Squadra Mobile
di Caserta e condotto in Questura dove si accertava che a suo carico vi erano
precedenti di polizia per ricettazione e violazione della normativa
sullimmigrazione.
Da parte sua, luomo minacciava gli agenti di ritorsioni
legali ritenendo un abuso di potere le perquisizioni alle quali veniva
sottoposto, ma che invece consentivano di rinvenire i documenti sottratti alla 22enne
per tenerla in uno stato di soggezione, nonché altra documentazione ritenuta
interessante per le ulteriori indagini.
Dopo gli adempimenti di rito, veniva
sottoposto a fermo e condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua
Vetere, a disposizione della Procura della Repubblica.