CASERTA. Polizia e Carabinieri infliggono, nellarco di una giornata, un doppio colpo al gruppo di fuoco capeggiato dal boss dei CasalesiGiuseppe Setola, arrestato lo scorso 14 gennaio. video
Gli agenti della Squadra Mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Rodolfo Ruperti, hanno arrestato Nicola Cangiano di 32 anni, di Aversa, detto Ciaciello, e Umberto Montanino Borriello di 28, di Lusciano, detto Picchiaccone, che, secondo gli inquirenti, la sera del 12 dicembre scorso, parteciparono allagguato compiuto dal gruppo Setola a Trentola Ducenta per colpire i pregiudicati Salvatore Orabona e Pietro Falcone e ferendo per sbaglio una donna innocente di 48 anni. Da quella sera si erano resi latitanti.
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Nicola Cangiano |
U. Montanino Borriello |
Cangiano è stato rintracciato nel pomeriggio dai poliziotti a Lusciano, in via Garibaldi, in compagnia di Luigi Brudetti, 38enne di Aversa già noto alle forze dellordine che era sottoposto a sorveglianza speciale e che, pertanto, per la violazione delle relative prescrizioni, veniva tratto anchegli in arresto.
Montanino Borriello, invece, è stato preso ad Aversa, in via Linguiti, nei pressi dellospedale psichiatrico, dove è stata sequestrata anche una moto, Honda Gpr2600 rossa, in uso probabilmente allo stesso gruppo Setola e che potrebbe essere stata utilizzata per omicidi di camorra.
I due sono accusati di tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco, comuni e da guerra, tentato omicidio plurimo, aggravati dallassociazione di stampo mafioso per aver agevolato il gruppo di fuoco del clan dei Casalesi riconducibile a Setola.
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Antonio Pisano |
Giovanni Iuliano |
I carabinieri del reparto territoriale di Aversa, agli ordini del tenente colonnello Francesco Marra, coadiuvati dai militari del nucleo operativo, coordinati dal tenente Fedele, e del nucleo radiomobile, coordinati dal tenente Domenico Forte, hanno eseguito altre tre ordinanze di custodia cautelare in carcere. Uno dei destinatari è Paolo Gargiulo, detto Calimero, 23 anni di Aversa, già arrestato a Mignano Montelungo lo scorso 14 gennaio assieme al boss Setola. Gli altri due, che erano a piede libero, sono Antonio Pisano, 43 anni, di Teverola, e Giovanni Iuliano, 29 anni di Trentola Ducenta. Questi ultimi due sono ritenuti responsabili per aver preso in affitto ed allestito gli immobili per il covo del boss situato in via Cottolengo a Trentola Ducenta, da dove riuscì a scappare lo scorso 12 gennaio attraverso le fogne. In particolare, Pisano è risultato intestatario del contratto di affitto della casa di via Cottolengo, mentre Iuliano avrebbe fatto da intermediario con i proprietari dellimmobile.
Per gli agguati del 12 dicembre a Trentola Ducenta erano stati già arrestati dai carabinieri del gruppo di Aversa due giovani di Lusciano, Angelo Rucco, 22 anni, e Giuseppe Barbato, 29, e Raffaele Granata, 33 anni, di Trentola Ducenta. Barbato e Granata sono i due uomini a bordo della Lancia Y protagonisti dellormai famosissima intercettazione audio in cui si ascoltano i momenti dellagguato.
Clan Setola, arresto di Pisano e Iuliano (31.01.09) video |
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