MILANO. Fiat e Chrysler hanno firmato un preliminare di accordo non vincolante per stabilire unalleanza strategica globale.
In base all’accordo, che sarà completato entro il mese diaprile,la casa torinese rileverà il 35% del costruttore americano, con unopzione per salire fino al 55% del capitale da esercitare più avanti.
Ad anticipare la notiziaera stato il Wall Street Journal, determinando una sospensione del titolo Fiat a Piazza Affari. Secondo le indiscrezioni finora circolate, laccordo consentirebbe a Chrysler di accedere alle piattaforme Fiat, dalle piccole allalto del medio di gamma, passando per i suoi motori e le trasmissioni. Da parte sua, la casa torinese, oltre allingresso nel capitale di Chrysler, avrebbe la possibilità di vendere negli Usa lAlfa Romeo e la Fiat 500, anche grazie al taglio dei costi che si verrebbe a registrare con la condivisione dei siti produttivi con il costruttore americano.
Secondo il Wall Street Journal, i risparmi derivanti dalloperazione sarebbero fra i 3 e i 4 miliardi di dollari. Per il quotidiano americano, leventuale accordo con Fiat migliorerebbe limmagine della Chrysler agli occhi del Governo americano, che di recente gli ha elargito un prestito di 4 miliardi di dollari. Tra laltro, per entrambi i costruttori sarebbe una mossa difensiva per la sopravvivenza di lungo termine.
Chrysler e Fiat sono simili e, in qualche modo, complementari. scrive il quotidiano – Chrysler opera prevalentemente in nord America e i tre quarti delle sue vendite sono legati a camion, minivan e sport utility-vehicle. Fiat è specializzata in auto piccole e medie. Ambedue le società beneficerebbero di un maggiore volume di vendite globale.