Gas, Ucraina blocca forniture verso Europa. In Italia meno 90%

di Redazione

 ROMA. La disputa tra Russia e Ucraina sul prezzo delle forniture di gas provoca enormi disagi ai Paesi dell’Unione Europea.

Oggi Naftogaz Ukraini, la compagnia energetica ucraina, ha annunciato il blocco totale del transito di metano verso l’Europa. In Italia oggi si è registrato calo di importazione di gas russo è intorno al 90 per cento, anche se la situazione dovrebbe migliorare dopo che Gazprom, il monopolista russo, ha dichiarato che immetterà nelle condutture ucraine destinate a rifornire l’Europa 64,7 milioni di metri cubi di gas. La Repubblica ceca, presidente di turno dell’Ue, definisce “inaccettabile” e ritiene che l’Italia sia tra i paesi più a rischio insieme a Ungheria, Austria e Slovenia. Oggi la missione Ue, che ieri a Kiev ha incontrato le autorità ucraine, è a Berlino per colloqui con una rappresentanza della Gazprom.

Il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, però invita alla calma: “La situazione non presenta particolari preoccupazioni grazie agli altissimi livelli di stoccaggio e a consumi relativamente bassi, che possono assicurare riserve per alcune settimane. Abbiamo attivato il decreto che prevede il potenziamento delle importazioni da paesi diversi dalla Russia e la convocazione del comitato di emergenza ed il monitoraggio del sistema del gas”.

Intanto, le trattative tra Russia e Ucraina riprenderanno giovedì a Mosca. Gazprom chiede all’Ucraina di pagare 450 dollari per mille metri cubi di gas, più del doppio di quanto Kiev è disposta a pagare.

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