PALERMO. Una vasta operazione antimafia è stata condotta dalle prime luci dellalba dai Carabinieri del Gruppo di Monreale che hanno eseguito 16 ordinanze di custodia cautelare.
I provvedimenti sono stati emessi dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Palermo, Piergiorgio Morosini, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia e riguardanopresunti affiliati a Cosa nostra. Gli arrestati, considerati esponenti dei clan di Partinico eBorgetto, sono accusati di avere preso parte alla guerra tra le cosche esplosa negli ultimi anni alle porte del capoluogo siciliano. Dall’inchiesta, coordinata dal Procuratore aggiunto Alfredo Morvillo,emergono inoltre rapporti fra i palermitani con le famiglie mafiose degli Stati Uniti.
“L’area di Partinico – spiegano i carabinieri – è strategica perché costituisce la cerniera fra la mafia trapanese, che ha come capo indiscusso Matteo Messina Denaro, e quella palermitana, che ha storicamente ricoperto sempre un ruolo centrale negli equilibri di Cosa nostra siciliani e internazionali”.
E a Palermo la Guardia di Finanza ha confiscato ad Antonino Rotolo, detto “Nino”, il capo mandamento della famiglia mafiosa di Pagliarelli, beni per oltre 2 milioni di euro, tra cui unavilla intestata al figlio Giuseppe, la stessa dove Rotolo scontava la misura degli arresti domiciliari. In un box di pertinenza sarebbero avvenuti gli incontri tra Rotolo e gli altri associati mafiosi per delineare le strategie criminali.