ROMA. Dopo lennesimo episodio di violenza sessuale a Roma, il ministro dellInterno Roberto Maroni interviene sulla vicenda attaccando il sindaco della capitale Gianni Alemanno.
“La signora vittima qualche giorno fa di uno stupro a Roma lo ha subito in una strada priva di illuminazione e da tempo si era chiesto al sindaco di intervenire”.
Il ministro ha parlato più in generale del controllo del territorio, sostenendo l’importanza di mettere insieme le forze di polizia, i militari ma anche i sindaci e le amministrazioni locali per “rimuovere quelle condizioni di degrado ambientale che poi favoriscono la commistione di questi reati”.
Intanto, il Pd, attraverso Roberto Di Giovan Paolo, segretario della Commissione Affari Europei, fa sapere: “E’ questo un governo che non sa dare valutazioni dell’impatto di una sua legge ‘regina’ come il federalismo. Per non parlare del fatto che usa la sicurezza come una clava e ne viene colpito alla prima occasione difficile, vedi la passeggiata di propaganda Maroni-Maraventano solo due settimane fa a Lampedusa. Ed ancora, le chiacchiere in libertà sulla sicurezza, terribilmente in pericolo prima delle elezioni e in diminuzione, salvo ‘imprudenti’, nella Roma di Alemanno come nel resto d’Italia. Tutto ciò mentre quasi 25 mila agenti di pubblica sicurezza rimangono negli uffici e 3.000 militari sono inutilmente nelle strade”.
Intanto, a poche centinaia di metri dal luogo dove mercoledì sera è stata stuprata una donna di 41 anni è partito lo sgombero degli insediamenti abusivi in via Ardersen.