ORTA DI ATELLA. Per la quarta volta, nel giro di una settimana, ieri mattina i quarantadue operatori ecologici della Igica, lazienda di Caivano che da un anno gestisce i servizi di igiene urbana del Comune di Orta di Atella, hanno nuovamente manifestato …
…(in questo caso allesterno della sede dellazienda) invocando il pagamento degli stipendi arretrati di dicembre. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri ma tutto si è svolto senza incidenti. Lo stato di agitazione degli operai è iniziato venerdì scorso con una serie di sit-in di protesta e di assemblee improvvisate, organizzati nel municipio di Orta, Comune commissariato da oltre un anno, che con la Igica ha accumulato debiti per oltre un milione di euro.
ESASPERAZIONE – «Siamo esasperati – denuncia Giovanni Fiorillo, delegato sindacale del sindacato Flaica-Cub – finora tutte le promesse si sono rivelate vane e continuiamo a restare senza stipendio. Veniamo sballottati da una parte allaltra come dei pacchi postali: lazienda sostiene di essere in credito con il Comune di Orta, questultimo dice il contrario. Non sappiamo più a chi credere. Ho quarantunanni e quasi mi vergogno di vivere in questo modo, senza garanzie per il mio futuro, e ci sono colleghi anche più anziani che vivono la stessa condizione». Sulla stessa falsariga, Raffaele Docimo, segretario provinciale della Flaica- Cub: «La nostra protesta va avanti – dice – abbiamo manifestato il nostro dissenso e, francamente, le rassicurazioni ricevute dai funzionari del Comune circa il prossimo pagamento degli stipendi degli operatori ci lasciano perplessi».
LA VERTENZA A UNA SVOLTA – Ma la vertenza dei dipendenti della Igica di Caivano, potrebbe essere ad una svolta: «Ho offerto ampie garanzie agli operai e anche al sindaco di Caivano, con il quale ho parlato ieri mattina – spiega il vice prefetto di Caserta, Franco Provolo, che con il prefetto, Fulvio Rocco e il dottor Francesco Greco, compone la commissione prefettizia che guida il Comune di Orta Di Atella – circa la liquidazione degli stipendi arretrati, che ho messo in pagamento proprio ieri. Purtroppo – ricorda Provolo – quando ci siamo insediati, abbiamo trovato una situazione di forte dissesto finanziario cui stiamo cercando di far fronte».
dal Corriere del Mezzogiorno (di Antonio Marfuggi)