“Aversa, Città di qualità” il progetto del Pd

di Nicola Rosselli

Mariano D’AmoreAVERSA. “Questa mattina intendiamo presentare il nostro progetto di città, con l’obiettivo di indicare una nuova qualità urbana”.

Mariano D’Amore, segretario cittadino del Partito Democratico ha così presentato il documento del suo partito che intende sviluppare l’idea di “Aversa – città della qualità” che tiene insieme i molteplici aspetti da cui dipendono lo sviluppo della nostra comunità e le condizioni della nostra vita quotidiana. Un progetto che restituisca ad Aversa il ruolo di riferimento del più vasto comprensorio aversano”.

Alla presenza del gotha del Pd aversano (oltre al segretario e a diversi esponenti del direttivo, assente l’unico consigliere comunale Francesco Gatto per precedenti impegni, presenti il coordinatore Gennaro Diana, il più volte parlamentare Lorenzo Diana e l’onorevole Stefano Graziano che, ironia della sorte, ad Aversa, durante le amministrative del 2007, era giunto insieme a Follini per appoggiare il candidato di centrodestra Mimmo Ciaramella), D’Amore, oltre a tracciare le linee strategiche per una nuova città ha anche ricordato che “è dovere del Pd, in quanto maggiore partito del centro sinistra farsi carico di guidare l’opposizione, “partendo dalle proposte concrete e non andando contro, ma sfidando il Pdl sul governo reale di Aversa”.

Tra le linee guida del programma del Pd: la nuova mobilità (con i pro e i contro che deriveranno dall’ormai imminente apertura delle due stazioni della metropolitana regionale); la sicurezza (con proposta di azioni concertate delle forze dell’ordine, l’estensione dell’orario di servizio dei vigili urbani, potenziamento della videosorveglianza e promozione di un “protocollo per la sicurezza”); nuova politica urbanistica per il centro storico e le aree verdi. Ed è soprattutto in questi due settori che il Pd intende incidere con la salvaguardia del verde superstite ed il recupero all’utilizzo collettivo delle aree: del sistema mercato ortofrutticolo – campo sportivo – zona Pip, di Cappuccini ed ex Texas, della “Maddalena”, della zona stazione Fs, dei grandi contenitori del centro storico, come l’ospedale psichiatrico “Saporito” ed il Parco Pozzi”.

Il fulcro della rinascita, infine, “dovrà essere – come affermato da Lorenzo Diana – il centro storico da utilizzare per far recuperare ad Aversa la propria capacità attrattiva delle popolazioni limitrofe”.

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