“Con rabbia e frustrazione”, un flop

di Raffaele De Biase

Piazza MunicipioAVERSA. Nella serata di ieri, presso il Metrò di Aversa, una sessantina di persone ha fatto da cornice al confronto pubblico “Con rabbia e frustrazione”.

In buona sostanza, però, il dibattito-presentazione, pubblicizzato a mezzo stampa e on line con toni messianici, è risultato essere poco più che un “amarcord” fra vecchi compagni di strada un po’ attempati e non rassegnati all’inesorabile legge del tempo che passa.

In tal senso, deponeva una prima fila che vedeva simpaticamente affiancati l’ex sindaco Lello Ferrara ed il suo assessore alla cultura del tempo Bruno Lamberti, marcati stretti da due fidi sodali d’altri tempi, quali l’ex segretario dei Ds Donato Galluccio e Giovanni Fabozzi detto “Sergio”. Insomma, signori, il nuovo che avanza. A far da ulteriore contorno a questa “rimpatriata di amici” anche tutti quelli che a vario titolo hanno ruotato e ruotano nel “sistema solare Ferrara”: Paolo Madonna, Raffaele Belluomo, eccetera eccetera.

In estrema sintesi, il “Geo Eco System”, altra creazione dell’ ex sindaco. Da considerare, inoltre, la presenza di qualche altro “giovanotto della politica” come il sempre ruspante Generoso Rammairone, accompagnato da un incuriosito Antimo Castaldo, caposcuola dei “centristi in movimento”. Non potevano mancare, poi, il “de Rosa Quartet” e il segretario del Pdci Marco Monica. Presenti, ma ritardatari, il segretario del Partito Democratico Mariano D’Amore e l’ex segretario di Rifondazione Comunista Gabriele Vedova.

Quest’elencazione, solo all’apparenza ossessiva e quasi stucchevole, cari lettori, è, invece, importante se è vero com’è vero che qualsiasi idea o proposta assume tanta più autorevolezza e credibilità in base a chi la esprime e la offre alla pubblica riflessione. Non basta dire cose intelligenti. Fondamentale è che chi le partorisca abbia una storia personale che deponga nel senso di un’alta idealità e di un oggettivo, concreto spirito di servizio. Ne va di mezzo la credibilità di quelle stesse proposte che, in maniera spesso solo propagandistica, anzi direi illusionistica, vengono avanzate.

Comunque, per la cronaca, la serata è iniziata con un giovane trapiantato da poco nella città di Aversa, Rosario Gallone, che ha cercato per un buona mezz’ora di sollecitare una platea per la verità un po’ inerte e poco reattiva alle esortazioni di questi. Pochi gli interventi. Tra cui quelli proprio di Ferrara, Rammairone e Gatto. L’ex sindaco sedutosi sul palco, a mò di consumato mattatore, poneva l’accento sulla mancanza di democrazia che vede, ad esempio, il centrosinistra fortemente limitato in consiglio comunale, non fosse altro che per la logica dei numeri. Ergo, per Ferrara l’opposizione non esiste e se esiste non fa nulla; in parte anche perché, dati i pochi rappresentanti, poco potrebbe fare. Peccato, però, che nessuno abbia ricordato proprio a lui come mai il centrosinistra si sia ridotto a percentuali così risicate. Di qui l’esigenza, comunque palesata da Ferrara, di riorganizzare, senza darsi scadenze, un’aggregazione di forze che possa essere alternativa al centrodestra.

L’importanza, invece, di riscoprire una sensibilità ambientalista ormai smarrita il punto nodale delle parole dell’esponente storico del Wwf Alessandro Gatto. Insomma, niente di nuovo sotto al sole e tanto, anzi tutto, ancora da fare per porre le basi ad un serio riscatto della comunità aversana.

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