Morra: “La zona a traffico limitato è un orrore”

di Redazione

Gennaro MorraAVERSA. “La Ztl (zona traffico limitato) è un orrore messo in atto dall’Assessore ai lavori pubblici, dall’Assessore alla viabilità e dal comandante dei vigili urbani”.

CosìGennaro Morra, ex assessore al traffico della prima giunta guidata dal Sindaco Ciaramella, che condanna duramente le scelte operate dagli addetti ai lavori che hanno trattato e liquidato, in modo del tutto superficiale, la questione in merito. Scarsa coordinazione tra gli enti deputati, poca considerazione delle leggi sull’impatto ambientale ed errata valutazione della mappa dei lavori stradali, sono gli elementi principali che condannano la scelta di destinare un tratto dell’arteria principale cittadina, via Roma, alla chiusura.

“Mi preme informare i miei concittadini – commenta Morra – delle complicanze collaterali che quest’operazione sta creando. Non si possono prendere delle decisioni così delicate e complesse senza prima aver fatto delle valutazioni a monte». Una serie di concause che secondo l’ex assessore, dunque, rendono fallace l’attuazione della Ztl: «Mi risulta che la zona traffico limitato, come tutti i piani, ed in base alla normativa vigente in materia di viabilità, debba essere suffragata da una valutazione di impatto ambientale che non risulta mai essere stata realizzata. Se si chiude l’arteria principale cittadina si destina, inevitabilmente, il traffico a spostarsi su altre strade parallele, dove aumenta il tasso di inquinamento. E’ una mancanza davvero elementare, una conseguenza che non è mai stata calcolata dagli Assessori preposti e dal comandante dei Vigili Urbani che dimostrano, mai come in questo caso, l’assenza totale di una sinergia tra le istituzioni preposte”.

“La valutazione ambientale è certamente tra le più importanti – prosegue Morra – ma non è solo l’unico errore commesso. La città di Aversa è un cantiere aperto, dove lavori sul fondo stradale vengono continuamente messi in atto senza rispettare alcun criterio elementare, neppure l’apposizione di segnali stradali che avvisino i cittadini dei lavori in corso. Se la zona Ztl impedisce di fruire della strada principale, sarebbe giusto valutare attentamente quel che si sta facendo, quando si decide di aprire un cantiere per sistemare il fondo stradale. Se motivi di natura diversa, ma pur concomitanti, non consentono ai mezzi di trasporto di poter usufruire di molte strade cittadine, è inevitabile che il traffico sia congestionato, portando conseguenze allarmanti per tutti i cittadini aversani”.

“In base a queste considerazioni – conclude Gennaro Morra – è bene che chi ha sbagliato riveda tutti gli errori commessi, assumendosene interamente ogni responsabilità. La Ztl non è una misura presa a piacimento dagli Assessori addetti e del Comandante dei Vigili Urbani che non hanno mai proposto uno studio della sperimentazione e, tutt’oggi, non sono stati in grado di proporre delle alternative valide per ovviare a tutti i problemi che l’attuazione di un provvedimento, così scelleratamente non ponderato, ha causato. Sarebbe bastato che tale decisione fosse maturata in conseguenza di un serio studio di sperimentazione e un’applicazione della Ztl a zone alterne”.

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