Salta Consiglio Comunale, minoranza all’attacco

di Redazione

GiaquintoCAIAZZO. “La motivazione addotta dal sindaco Giaquinto per il diniego di convocazione del chiesto consiglio comunale lascia senza parole. Ritenere “di archiviare la richiesta fatta dal Gruppo Consiliare di Minoranza non sol perché l’argomento da trattare non rientra nelle competenze del Consiglio …

… come previste dall’art. 42 del d. lgs.267/2000 ma soprattutto perché la proposta del Gruppo Caiazzo Città Viva motivando indiscriminate e confuse istanze di sospensione della pretesa tributaria si pone come serio motivo di pericolo per l’ordine pubblico……….” è, poi, tra il tragico ed il comico. Tragico perché, per l’ennesima volta, il gruppo di maggioranza si è di fatto sottratto al pubblico confronto su di un tema che interessa fortemente l’intera comunità, comico perché nonostante tutto, in città non si sono viste auto ribaltate, cassonetti incendiati , cortei di black bloc e quant’altro possa rappresentare un serio motivo per l’ordine pubblico.
La seconda amministrazione Giaquinto ha perso l’ennesima occasione per un pacifico, sereno e democratico confronto solo per la paura di dovere ammettere le proprie responsabilità-incapacità sulla vicenda “avvisi Tarsu”. L’arroganza del gruppo di maggioranza, o meglio di alcuni pezzi da 90!!! del gruppo di maggioranza, è senza precedenti ma in linea con quanto già ampiamente visto in campagna elettorale, laddove ogni qual volta vi è stata la richiesta di un pubblico confronto o in occasione dei comizi della lista Caiazzo Città Viva, sistematicamente il gruppo capeggiato da Giaquinto ha sottratto alla Piazza i cittadini dirigendoli verso più allettanti itinerari enogastronomici.
Sappiano comunque i signori della maggioranza che il gruppo di opposizione, la sua vittoria la già ottenuta costringendo la maggioranza a mettere una serie di pezze agli errori fatti, girovagando per le campagne (tralasciando volutamente il centro di Caiazzo laddove il problema, viste le tariffe, è molto più sentito) per tentare di correre ai ripari. Ma se era tutto a posto, come più volte proclamato dal Sindaco e dai suoi vicerè, perché preoccuparsi di tanto, perché ci si è affannosamente preoccupati di affiggere avvisi.
Sembrava davvero difficile rimpiangere la prima amministrazione Giaquinto, ma l’ingresso di alcuni pseudo “esperti e strateghi di amministrazione” (salvando la pace dei molti amici di maggioranza che, nonostante tutto, si stanno rilevando dei buoni amministratori) che sotto banco stanno già organizzando il funerale amministrativo del sindaco, sta facendo raggiungere livelli di allarme difficilmente immaginabili.
Invitiamo, ancora una volta, il sindaco Giaquinto a cambiare rotta tenendo presente ciò che forse non è chiaro a tutta la maggioranza ovvero che la vittoria di una competizione elettorale non significa aggiudicarsi la città e farla propria ma solamente amministrarla nel rispetto di tutti, anche di quei 1500 cittadini (scusate se è poco) che non la pensano e non la penseranno mai come loro!!!”

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