Cineclub: grandi film ed eventi speciali a febbraio

di Redazione

Milk CASAGIOVE. Fino a mercoledì 4 Il Dubbio di J.P. Shanley. Giovedì 5 La felicita’ porta fortuna di Mike Leigh. Da venerdì 6 a martedì 10Milk di Gus Van Sant.

Mercoledì 11** e giovedì 12 Vuoti a rendere di Jan Sverak.

Da venerdì 13 a martedì 17 Operazione Valchiria di Brian Singer.

Mercoledì 18 e giovedì 19*** Si puo’ fare di Giulio Manfredonia.

Da venerdì 20 a martedì 24The Reader di Stephen Daldry.

Mercoledì 25 e giovedì 26 L’ospite inatteso di Tom McCarthy.

Da venerdì 27 a Mercoledì 4 marzoLa siciliana ribelle di Marco Amenta.

Giovedì 5 marzo Un matrimonio all’inglese di Stephan Elliot.

Da venerdì 6 marzo The wrestler di Darren Aronowsky (Leone d’Oro aVenezia).

Da venerdì 20 marzo Fortapasc di Marco Risi.

La casa del Cinema : Eventi speciali

*Mercoledì 4 febbraio, ore 20, Suessola Film Festival presenta il docu-film La Domiziana di Romano Montesarchio.

**Mercoledì 11, ore 21,Settembre al Borgo eMitreo Film Festival presentano i 4 cortometraggirealizzatidurante l’edizione del Settembre 2008 da Lucilla Mininno, Natale Russo, Gianluca Latino e Giorgio Servillo.

***Giovedì 19, ore 20.30,Macchina da Presa presenta ilcorto documentario Stati d’ansiadi Marco Rossanorealizzato in collaborazione con il Centro di Salute Mentale di Marcianise coordinato dal dottor Giovanni Gaglione.

Schede film Giovedì Club e Weekend

LA FELICITA’ PORTA FORTUNA

Un film di Mike Leigh. Con Sally Hawkins, Alexis Zegerman, Eddie Marsan, Andrea Riseborough, Samuel Roukin. Titolo originale Happy-Go-lucky. Commedia, durata 118

Londra non è solo pioggia e toni cupi ma ha anche un lato solare e colorato, quello rappresentato alla perfezione da Pauline, una giovane maestra elementare che solo a guardarla mette allegria. Poppy, così la chiamano tutti, è uno spirito libero, ama i vestiti kitsch e vive con l’amica del cuore, anche lei insegnante, in un piccolo delizioso appartamento nel nord della città. Passa le sue giornate preoccupandosi più del presente che del futuro e tra lezioni a scuola, lezioni di guida e lezioni di flamenco, Poppy ha raggiunto il perfetto equilibrio con se stessa e con gli altri. Non vive nelle fiabe ma tiene i piedi saldamente per terra senza mai perdere di vista la realtà, affrontando la vita quotidiana con un pizzico di ottimismo, con autoironia e spontaneità. Si sa, cuor leggero, Dio l’aiuta. A quattro anni dal pluripremiato Il segreto di Vera Drake il regista torna a parlare di donne e vita vissuta con un personaggio a tinte forti, adorabile e goffo allo stesso tempo, che probabilmente in mano ad un’altra attrice avrebbe finito per ri sultare eccessivo. Sally Hawkins invece è straordinaria, e rapisce l’attenzione dal primo all’ultimo secondo, saltando insieme ai suoi rumorosi braccialetti da un siparietto ad un altro senza pause. La sua interpretazione, fatta di buffe smorfie e battute a raffica, strappa più di qualche applauso e rimarrà certamente nella memoria e nella storia di questo festival. Si ride, e anche molto, ma i momenti seri sono in agguato dietro l’angolo, narrati da Leigh con il suo solito humor e con una saggezza fuori dal comune.Un film contemporaneo Happy-Go-Lucky, realista e che invita al buonumore e alla riflessione, la storia di un piccolo universo di felicità che riconcilia con il Cinema. Definirlo eccezionale sarebbe poco.

MILK

Un film di Gus Van Sant. Con Sean Penn, Emile Hirsch, Josh Brolin, Diego Luna, James Franco.Biografico, durata 128 min. – USA 2008. –

Un ritratto insolito quanto straordinario, dominato da un Sean Penn oltre ogni elogio. L’impagabile spaccato di un’epoca, rievocata dal punto di vista eccentrico e rivelatore di una minoranza. Una testimonianza commovente e insieme fuori dagli schemi che vale anche come monito per la difesa di tutte le minoranze e dei loro diritti. Oggi come ieri. Otto nominations non sono troppe: il Milk di Gus Van Sant è tutte queste cose insieme. Ma non pensate a un facile “biopic” d’autore, o a un santino della controcultura. Per raccontare la parabola di Harvey Milk, il leggendario attivista gay e poi consigliere comunale di San Francisco che negli anni 70 segnò una svolta storica nella lotta per i diritti degli omosessuali fino a quando fu ucciso da un collega nel novembre 1978, Gus Van Sant sceglie una strada meno spericolata di quella di Elephant, Last Days o Paranoid Park, ma evita con cura le lusinghe più spettacolari del genere. E non rinuncia alla libertà di tono che rende il suo cinema sempre così caldo e personale.Ecco dunque Milk, gay ancora “invisibile” nella New York del 1970, trasferirsi col neocompagno Scott (James Franco) nella più aperta e tollerante San Francisco. Eccoli aprire un negozio di macchine fotografiche nel sobborgo popolare di Castro, tradizionalmente abitato da morigerati cattolici irlandesi, gettando le basi di quello che diventerà uno dei quartieri gay più famosi d’America. Ecco, mentre si scontrano con l’intolleranza quotidiana dei vicini e con arresti e pestaggi continui, prendere forma una carriera politica e un destino. Che Gus Van Sant dettaglia a piccoli tocchi, usando la geniale e sempre imprevedibile illuminazione del fido Harris Savides, ma anche salti di tono e digressioni che mantengono il film in sapiente equilibrio fra politico e quotidiano, vita pubblica e vissuto individuale.

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