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CASERTA. Il consigliere regionale Angelo Polverino ha presentato un esposto-denuncia alla Procura Regionale sulla gestione del ciclo integrato dei rifiuti nella città di Caserta.
Illustre sig. Giudice, Le porto a conoscenza che la Ecologia Sa.Ba srl di Ercolano è aggiudicataria, quale unica partecipante, della gestione del ciclo integrato dei rifiuti nella città di Caserta. Lappalto, per cinque anni, le è stato assegnato dopo alterne vicende, che hanno più volte messo in discussione la validità dellofferta, poi giudicata adeguata dalla Commissione esaminatrice. Lappalto è del valore di 59 milioni. La Sa.Ba srl è subentrata alla Sace, che ha contrassegnato le fasi precedenti allaggiudicazione, impugnando il bando e decidendo di partecipare alla gara con unAti, realizzata con la multinazionale spagnola Comsa e la Edilcava Santa la Bruna di Torre del Greco. La Sace ha reiteratamente contestato la decisione del Comune di Caserta di riaprire i termini della gara, ritirando la propria offerta. Il tutto accadeva in contrasto con la Legge Regionale n. 14 del 28 marzo 2008, che affida alle Province il compito di organizzare lintero ciclo integrato dei rifiuti. La Sace, che il 27 marzo impugnò lappalto per presunte irregolarità, decise di ritirare la richiesta di sospensiva sulla quale il Tar avrebbe dovuto pronunciarsi. Il 9 febbraio del 2009, lUfficio Stampa del Comune di Caserta diramava un comunicato stampa, con la seguente dichiarazione del Sindaco di Caserta, ing. Niccodemo Petteruti: Abbiamo convenuto sulla necessità di avviare immediatamente il procedimento di risoluzione del contratto con la società, in conseguenza allinterdittiva della Prefettura di Napoli, in attesa che la consultazione che già domani sarà richiesta al Governo consenta di individuare in tempi rapidi la procedura per laffidamento di un nuovo incarico. La stipula del contratto per laffidamento di cui sopra a cui è seguito la consegna delle attività da parte del Comune di Caserta, è stata resa possibile con la riserva della presentazione del certificato antimafia. La Sa.Ba srl di Ercolano, in attività al Comune di Caserta, è stata colpita da un interdittiva antimafia. Si fa presente che la società doveva occuparsi di pulizia e spezzamento di strade e marciapiedi, di disinfestazione di cassonetti, di manutenzione del verde negli impianti sportivi e della raccolta dei rifiuti con il sistema porta a porta. Il modo in cui la Sa.Ba srl ha provveduto a curare il servizio nella città di Caserta è stato più volte messo in discussione dai cittadini, dai Comitati e dalle forze sociali, che in alcuni frangenti si sono sostituiti al Comune nellindirizzare, nel sensibilizzare e nellindicare la corretta pratica dello smaltimento dei rifiuti.Al disservizio imperante in città, dovuto al fatto che non si capisce se ad oggi la Sa.Ba sia ancora operante sul territorio, si aggiunge un conflitto di competenza, che porta la Sa.Ba ad affiggere sui muri della città centinaia di manifesti, che annunciano la realizzazione dellennesimo call center (il terzo allestito frettolosamente in due mesi), con il Sindaco che non prende posizione su quanto avviene. Lo spreco di denaro pubblico inoltre è ravvisabile in diverse circostanze: a) in occasione del maxi-evento di promozione nel centro storico, con interviste televisive e non con atti concreti volti a rendere partecipe la cittadinanza alla raccolta differenziata; b) in occasione degli allestimenti di due call center nei pressi del Comune di Caserta; c) in occasione della fallita concertazione con gli amministratori di condominio, che hanno portato il Comune di Caserta a fare marcia indietro sullordinanza emessa per la parte riguardante il lavaggio dei cassonetti condominiali; d) in occasione della costosa campagna postale: nella busta cera solo lordinanza con una nota a firma del dirigente comunale Carmine Sorbo e con una circolare fotocopiata in caratteri minuscoli, con la quale lassessore Arturo Gigliofiorito comunicava le nuove norme sulle carte didentità; e) in occasione della incomprensibile calendarizzazione della raccolta, che ha dato come risultato i mancati monitoraggi ed i cassonetti stracolmi ovunque. Le chiedo pertanto di individuare e punire quanti hanno sprecato il denaro pubblico per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti nella città di Caserta e di coinvolgere lautorità giudiziaria preposta, per verificare se tutte le procedure, attuate dal Comune di Caserta e che hanno portato allaffidamento dellattività alla Sa.Ba srl, risultino conforme alla legge. In attesa di un immediato intervento, si inviano cordiali saluti e si chiede, ai sensi di legge, di essere comunque informato nel caso in cui la presente denuncia dovesse essere archiviata.