Due nuovi stupri a Roma e Milano. Alemanno “Emergenza nazionale”

di Redazione

Gianni AlemannoROMA. Un nuovo episodio di violenza sessuale è stato registrato ieri nella capitale. Una coppietta di fidanzatini, lui 16 anni, lei 14, è stata aggredita nel parco della Caffarella.

Secondo una prima ricostruzione, gli aggressori, molto probabilmente di etnia rom, come riferito dalle vittime, si sarebbero avvicinati alla coppia con la scusa di una sigaretta. Poi avrebbero trascinato i due per oltre 400 metri all’interno del parco e, dopo aver malmenato il 16enne, avrebbero abusato della giovane. Dopo la violenza, i duehanno chiesto aiuto all’interno del ‘Simon Caffè’, un bar su largo Pietro Tacchi Venturi. I proprietari hanno immediatamente avvertito le forze dell’ordine che sono a caccia degli stupratori.

Da quanto si è appreso, gli agenti della Squadra Mobile hanno ritrovato importanti tracce sul luogo della violenza che potrebbero portare presto all’identificazione degli aggressori.

La madre della ragazza, che ora è ricoverata all’ospedale San Giovanni di Roma, dice di voler “giustizia subito. Altrimenti me la faccio da sola e che venga a dirmi qualcosa il ministro”.

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno fa sapere: “Mi auguro che una volta assicurati i responsabili alla giustizia non ci siano clemenza e indulgenza quando strillavo contro l’eccessiva clemenza della magistratura contro reati di violenza sessuale, purtroppo non avevo torto. Quella degli stupri è una emergenza nazionale, dobbiamo mantenere alta la guardia e dare segnali positivi”.

Intanto, da Milano arriva un altro caso di violenza sessuale. Vittima una studentessa boliviana di 21 anni che ha denunciato di essere stata sequestrata e violentata da un uomo descritto come un nordafricano. La ragazza era appena uscita da una festa ai Magazzini Generali, nei pressi dell’Università ‘Bocconi’, e stata attendendo un amico quando all’improvviso è stata avvicinata da un uomo che l’ha trascinata in macchina portandola in una zona appartata e violentandola. Poi, dopo lo stupro, ha raccontato di aver convinto il suo aggressore a fermarsi a un chiosco notturno di cibi e bevande e, mentre lui scendeva, è scappata ed ha chiamato un’amica al cellulare. Lui, accortosi che la ragazza stava dando l’allarme è fuggito prima dell’arrivo dei carabinieri.

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