Meredith, ignoti compiono strano “rito” nella casa del delitto

di Redazione

Meredith KercherPERUGIA. Un misterioso “raid” è stato compiuto nella casa di via della Pergola, a Perugia, dove fu uccisa la studentessa inglese Meredith Kercher.

Ignoti hanno violato i sigilli, messo le stanze a soqquadro e compiuto uno strano “rito”, posizionato sul pavimento della cucina dei coltelli, uno dei quali appoggiato su una busta di plastica blu della polizia, di quelle di solito usate per i reperti ma non del tipo utilizzato dalla questura del capoluogo umbro, mentre nella stanza hanno messo una candela e colato della cera.

E’ la scena presentatasi dinanzi agli agenti della Squadra Mobile entranti nella casa per recuperare alcuni oggetti da restituire alle coinquiline della Kercher e di Amanda Knox, come stabilito dalla Corte d’Assise. Ora gli inquirenti sono al lavoro per capire se si sia trattato di un rito oppure se chi è entrato abbia voluto lasciare un messaggio in codice o, ancora, se sia stato un atto intimidatorio. Da accertare anche il momento dell’incursione, che può essere avvenuto solo tra l’inizio del processo, il 16 gennaio scorso, e oggi. Per accedere all’appartamento è stato rotto il vetro di una finestra sulla terrazza del retro, che dà sulla cucina, non visibile dalla strada.

Gli oggetti, coltelli e candela, sembra che già fossero in casa e non provengano da fuori. I coltelli, infatti, si trovavano in una valigia mentre le candele erano delle coinquiline di Meredith.

Per i legali di Raffaele Sollecito, l’episodio è “un’ulteriore conferma di quanto da sempre sostenuto dalla difesa di Sollecito e cioè che chiunque dal 3 novembre in poi può essere entrato nell’appartamento ed avere inquinato la scena del delitto”.


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