NAPOLI. Salvatore Franzese, primario dell’ospedale Cardarelli di Napoli, è morto suicida nel suo ufficio dopo essersi iniettato ieri sera del cianuro nelle vene.
Il cadavere è stato scoperto dalla moglie, passata in ospedale a prenderlo dopo il lavoro. La donna, che aveva le chiavi dell’ufficio, ha aperto la stanza facendo la macabra scoperta. Sarà ora l’autopsia a stabilire le cause effettive del decesso, ma dai primi accertamenti sembra chiaro che il medico si è ucciso con un’iniezione letale. Franzese, che dirigeva il reparto di Chirurgia Oncologica, è indagato nell’ambito di una inchiesta condotta dal pm Francesco Curcio, della sezione reati contro la pubblica amministrazione, che aveva portato una decina di giorni fa ad una perquisizione all’interno dei locali della casa di cura Villa del Sole. Secondo indiscrezioni, Franzese prima del folle gesto avrebbe lasciato una lettera nella quale proclamava la sua innocenza. Il procuratore aggiunto di Napoli Franco Roberti, coordinatore della Dda, fratello della moglie di Franzese, ha spiegato di non essere al corrente della verifica della guardia di finanza nei confronti del cognato: Non me lo aveva neanche detto.