0
MONDRAGONE. Proprio al termine della settimana giunge l’attesa risposta al quesito sulla possibilità dell’affidamento in-house chiesto al sottosegretario Bertolaso da parte dell’assessore Fusco.
“Si chiude in modo estremamente positivo – commenta Fusco – una lunga disputa giuridica sulle modalità di affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. La mia interpretazione del testo normativo è stata autorevolmente avvallata dall’Avvocatura dello Stato. In breve non sono ammesse solo gare pubbliche ma anche affidamenti con il sistema cosidetto dell’in-house. Proprio la cronaca di questi giorni evidenzia come il mercato non sia la soluzione ottimale in provincia di Caserta, che presenta pesanti condizionamenti nel settore. La scelta di affidare il servizio ad una società pubblica appositamente costituita, ci permetterà di avere un costante monitoraggio delle procedure che dovranno rispettare la massima legalità e non solo quella burocratica ma quella sostanziale e di produrre consistenti risparmi di spesa che si rifletteranno sulle tasche dei cittadini. Mi auguro, ora, che superata la fase dell’interpretazione del testo normativo, vi sia la massima collaborazione da parte di tutti affinchè questo processo epocale di innovazione nella gestione del settore rifiuti possa porcedere speditamente e portare risultati tangibili sotto gli occhi di tutti. Si tratta di una sfida che coinvolge non solo la politica ch edovrà dimostrare di essere all’altezza degli impegni assunti ma si tratta di una sfida che coinvolge tutta la Città. Possiamo realmente, a breve, assistere ad un cambiamento nella qualità dell’ambiente e dell’igiene urbana”.
Sulla questione interviene anche il commissario cittadino di Forza Italia Gerardo Napolitano: “Prendiamo atto del definitivo chiarimento della questione inerente le modalità di affidamento in-house del servizio dei rifiuti. Ricordiamoche l’assessore all’ambiente Mario Fusco, per ottenereil via libera a tale ipotesi di gestione,ha dovutoaffrontare non pochi problemi nella sua stessa maggioranza, pur non essendo direttamente rappresentato in Consiglio Comunale. L’assessore Fusco ha dovuto resistere a valutazioni giuridiche di segno contrarioche, in realtà, mascheravanocontrarietà puramente politiche dei suoi alleati, nonchè degli Uffici dell’Ente prima ancorache da parte di qualcuno dell’opposizione. La questione, a nostro avviso, è tutt’altro che conclusa e la delibera di intenti approvata a colpi di maggioranza consiliare potrebbe non essere mai attuata. A tal fine, riteniamo che valga la pena ricordare che quando arrivò lo stop dalla Prefettura di Caserta, il coordinatore di Proposta Democratica, Luigi Maratta, nonché segretario in pectore della nascente sezione cittadina del Partito Democratico, dichiarò agli organi di stampa che la nota della Prefettura fuga, a mio avviso, ogni dubbio. Il progetto di società è finito. Occorre attivare le procedure di gara per la scelta del soggetto affidatario del servizio di raccolta, e scongiurare lanomina del commissario ad acta”. Conoscendo e stimando non poco l’avvocato Maratta, ottimo legale e fine amministrativista, ci rendiamo conto che il vero problema, ora, risulta essere che una componente consiliare forte di ben quattro consiglieri comunali possa digerire un’idea partorita dall’assessore Fusco, ex candidato sindaco in opposizione a Cennami. In tutta questa vicenda che siano stati smentiti interpreti vari non comporta grandi problemi, ma che possa essere smentita la politica inizierebbe a creare qualche ulteriore difficoltà in termini di credibilità all’intera Amministrazione Comunale. Senza più paraventi, aspettiamo che emergano le reali volontà di quanti compongono la maggioranza. Ribadiamo che la scelta definitivadebbanecessariamente essere rimessa al Consiglio Comunale e, quindi, ci auspichiamo che se ne faccia subito interprete il presidente Claudio Petrella”.