SAN MARCO EVANGELISTA. Era la scelta più giusta da fare, ne eravamo convinti politicamente e ne abbiamo avuto ragione anche in sede giudiziaria.
La pronuncia dei magistrati amministrativi mi permette di affermare con ancora maggiore serenità che uscire dallUnione era una scelta giusta e necessaria. Occorreva un po di coraggio e noi labbiamo avuto; qualcun altro prima di noi avrebbe potuto averlo e non lha avuto.
Il sindaco Gabriele Zitiello non può che dirsi soddisfatto della sentenza con cui il Tar Campania (nella camera di consiglio del 28/01/2009, presidente Antonio Guida, relatore Francesco Guarracino e Fabio Donarono, consigliere) ha respinto il ricorso presentato dallUnione dei Comuni Calatia, presieduta dal sindaco di Maddaloni Michele Farina.
Con il ricorso al Tar, lUnione chiedeva lannullamento della delibera di consiglio comunale con cui nellottobre scorso lAmministrazione di Gabriele Zitiello decideva di recedere dalla stessa Unione in considerazione del gravame finanziario che era derivato allEnte dallappartenenza a Calatia, tanto per spese di gestione quanto per quelle inerenti alla prestazione del servizio mai reso. Per il Tribunale Amministrativo aveva dunque ragione il Comune (difeso in giudizio dallavvocato Carlo Marino) perchè il diritto di recesso non è subordinato così la sentenza ad alcun presupposto o condizione ed appare quindi esercitatile ad nutum.
Il Comune, insomma, poteva lasciare lUnione in qualunque momento. A nome dellintera maggioranza, è il capogruppo del Pd Giovanni Carozza ad esprimere compiacimento per il provvedimento del Tar. Come Partito Democratico e come intera coalizione di centrosinistra ha affermato avevamo fatto delluscita dallUnione dei Comuni uno dei principali punti di forza del nostro programma amministrativo. Nel giro di pochi mesi dallelezione, abbiamo mantenuto limpegno che avevamo assunto in campagna elettorale e che il sindaco aveva ribadito nelle sue linee programmatiche. Lopposizione, che non si è presentata in consiglio comunale per discutere pubblicamente la questione, ci ha poi attaccato in altre sedi, preannunciando chissà quali catastrofiche conseguenze economiche per il nostro comune. Ci hanno dato degli irresponsabili, hanno fatto credere che la decisione era stata assunta in maniera improvvida e sprovveduta. La sentenza del Tar che ribadisce la assoluta limpidezza del nostro agire, conferma invece che avevamo ragione noi e che avevamo ragione anche quando abbiamo affermato che questa decisione poteva essere presa tempo prima, da quegli amministratori che, oggi allopposizione, hanno invece creato inutili, infondati, e strumentali allarmismi.